AI BORDI DELL’INFINITO
A cura di Elena Valdini
Fondazione Fabrizio De André Onlus
Questo libro parla di noi. Di chi fra noi ha allungato la mano ai versi come ai salvagenti o li ha letti ancora perché costretto dall’oggi a riconoscerne l’attualità, oppure li ha giocati per far nascere ponti. Di noi perché provoca il nostro sentire. Volammo davvero, dicevamo cinque anni fa. Dove? Ai bordi dell’infinito, rispondiamo cinque anni dopo. Lì dove chissà se inclusi ed esclusi fanno casa insieme. È ancora un dialogo ininterrotto, mosso dal condividere per conoscere, e dall’esprimere anche ciò che è inesprimibile, come il dolore. Ha inevitabilmente trovato il centro nell’ansia per una giustizia sociale perché l’urgenza di De André urge ancora.Questo libro è fatto così. Di frammenti e analisi, suggestioni e testimonianze, e progetti concreti. Era impossibile dare conto di tutto ciò che si è detto e fatto dal 2006 al 2010 intorno al pensiero e all’opera di Fabrizio De André, allora queste pagine sono uno sguardo su quanto si è mosso intorno alla giustizia sociale. Sono parole spesso nate da trascrizioni di incontri nel segno di quel «conserverò, terrò in serbo, terrò fede o anche servirò, sarò utile» che Luigi Pintor ci ha spiegato poter voler dire servabo. Questo libro fa un po’ quello che fanno i diari, e ora come allora non distingue le firme illustri da quelle di sconosciuti illustri. Un coro che interpreta quell’andare oltre di De André, spalanca all’Altro, e i nonluoghi diventano luoghi.
La Fondazione Fabrizio De André Onlus è nata a Genova il 18 febbraio 2001. Sostiene un’eredità importante operando con gli strumenti a lei più vicini nell’ambito editoriale, artistico e cura di eventi
culturali, finalizzando tutte le sue energie al no profit. Nel 2009 ha pubblicato con Chiarelettere il libro Tourbook.
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