sabato 29 settembre 2007

Mario Balotelli, sfacciato, generoso, infantile, furibondo... talento cristallino


MARIO BALOTELLI Negrazzurro
di Raffaele Panizza

«Con mio fratello e le mie sorelle vado d’accordo,
ci sentiamo spesso. Ma con i miei veri genitori non ho rapporti. Mi hanno dato via quando ero piccolo».


«L’insulto di Totti mi ha fatto più male del calcio.
è uno che ammiravo».


«Mario, portami la maglia di Ibra
la prossima volta, mi raccomando!»
E lui: «No mister, la prossima volta le porto la mia!»


«Mister io non ho paura di giocare a San Siro,
ho paura delle partitelle in allenamento.
Sento che mi stanno tutti troppo addosso.
Non sono me stesso».

Mario Balotelli è il più grande talento del calcio italiano. Sfacciato, generoso, infantile, furibondo e imprevedibile, da quando ha debuttato con l’Inter di Roberto Mancini, il 16 dicembre 2007, è costantemente nella bufera. Di lui si sono occupati tutti: scrittori, capi ultrà, politici, ministri e responsabili del calcio, che hanno dovuto modificare le norme federali per tamponare la grandine di cori razzisti che per mesi l’ha preso a bersaglio. Provocatore e arrogante agli occhi dei più, ha deciso di rispondere colpo su colpo, ai «Se saltelli muore Balotelli» e al «Non esistono negri italiani» intonati a ogni latitudine. Ma il pubblico che lo ama (pochi) e che lo odia (la stragrande maggioranza) conosce almeno un frammento della sua storia? L’affido, la diffidenza razzista, i problemi di iperattività, la freddezza verso i genitori naturali, la cittadinanza italiana negata. Chi parla di lui sa da dove trae origine tanta rabbia?
In questo libro corale il “fenomeno Balotelli” viene ricostruito minuziosamente attraverso le voci di chi ha avuto a che fare con Mario nelle molteplici, e tutt’altro che facili, tappe della sua vita. Dai medici dell’ospedale palermitano – dove è stato ricoverato nove mesi per una malformazione congenita all’intestino – alla
maestra elementare, dai vecchi compagni di squadra che hanno subito per anni i suoi insopportabili scherzi agli allenatori di Mompiano, Lumezzane e Inter che hanno cercato di educarlo e ancora oggi stravedono per lui. Fino al rapporto difficile con José Mourinho, ricostruito qui passo a passo, esclusione dopo esclusione, con particolari inediti. Forse, il colpevole di questa brutta storia a tutt’oggi non era ancora stato trovato.

L'AUTORE Raffaele Panizza, sposato con due figli, giornalista del mensile «Max», ha scritto di attualità, personaggi e costume per «Vanity Fair», «Panorama», «Sportweek», «Flair», «D», «Il Mattino di Napoli». Collabora col Chiambretti Night e scrive libri.

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