martedì 18 settembre 2007

Paolo Borsellino. 20'anni fa, oggi... cambiava la storia di questo paese.


FINO ALL'ULTIMO GIORNO DELLA MIA VITA
di Benny Calasanzio Borsellino, Salvatore Borsellino

Salvatore Borsellino ha rinunciato ai diritti d'autore e una parte di essi verrà devoluta all' associazione Agende rosse

«Se mi guardo indietro, da quando ho ricominciato a parlare a oggi che sono in qualche modo riferimento di migliaia di persone, credo di aver fatto un grande percorso, ma sono sempre più convinto che siano invece i giovani il mio punto di riferimento. Io forse ho potuto far divampare l’incendio, sono stato la scintilla, ma senza il loro splendido combustibile esso non sarebbe divampato. Io non sono altro che la scintilla che mio fratello riesce a essere anche da morto;  “guardate l’idrogeno tacere nel mare, guardate l’ossigeno al suo fianco dormire” cantava De André, se non c’è qualcosa che li fa scoppiare essi vivono tranquillamente vicini senza che accada nulla. Questa è la situazione dell’Italia, dove tanti giovani aspettano solo di essere scossi dal torpore per impegnarsi in prima persona in questa battaglia di verità e giustizia».
Salvatore Borsellino

Salvatore Borsellino racconta i ricordi di una vita al giovane amico giornalista Benny Calasanzio, con il quale condivide il dolore di essere parenti di vittime di mafia. Una vita iniziata sotto le bombe degli Alleati nella Palermo del 1942, poi sconvolta dall’autobomba che causò la strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992. Il racconto ha inizio con l’infanzia felice trascorsa con il fratello Paolo e le sorelle Adele e Rita alla Kalsa, un quartiere oggi completamente trasformato, di cui queste pagine restituiscono un affresco animato di colori, voci e abitudini dimenticate. Prosegue con gli anni dell’università e poi il trasferimento nel Nord Italia, in «un altro Paese», lontano dalla famiglia e da quel fratello che già mostrava le sue doti eccezionali e la sua forte personalità. Mentre Paolo diventa un personaggio pubblico per il suo coraggioso impegno contro la mafia, Salvatore fa carriera come ingegnere elettronico; i due fratelli percorrono per decenni strade diverse, che torneranno a unirsi con il più tragico degli eventi. Da quella domenica d’estate Salvatore si fa carico della memoria del fratello, che diffonde in ogni angolo d’Italia. Ma il primo processo farsa e l’opinione pubblica sempre più distratta spengono le sue energie e la speranza di poter ottenere verità e giustizia. Fino al 2007, anno in cui torna alla vita dopo un lungo periodo di “morte” interiore. Poi, due anni dopo, nasce il movimento delle Agende Rosse grazie alla voglia di impegnarsi di tanti giovani. Ed è anche per loro che Salvatore Borsellino ha accettato di scrivere questo libro, nel quale, con assoluta sincerità, dona a tutti l’esperienza di una vita, di un’intera famiglia, che si è trovata al centro delle trame che hanno cambiato la storia del nostro Paese.

GLI AUTORI 
Benny Calasanzio Borsellino giornalista freelance, blogger e scrittore. Collabora con «il Fatto Quotidiano» e numerose testate online come «MicroMega» e «Cadoinpiedi». Ha pubblicato Sotto Processo (2010) e Mafia Spa (2011). Il suo blog è www.bennycalasanzio.com

Salvatore Borsellino ingegnere elettronico, fratello del magistrato Paolo Borsellino. Dopo la strage di via D’Amelio ha dedicato la sua vita alla ricerca di verità e giustizia per Paolo e per i suoi ragazzi. È il fondatore del Movimento delle Agende rosse, che prende il nome dall’agenda sottratta dall’auto ancora in fiamme del giudice, dopo l’esplosione del 19 luglio 1992. Il suo sito è www.19luglio1992.com

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