dai PRESTESTI della COLATA
“ Il cemento, più di ogni altro affare, mette insieme tutto e tutti. Ed espelle i pochi corpi estranei.”
“ L’unico modo per farmi tacere è ammazzarmi.”
Peppino Basile, consigliere comunale e provinciale per l’Italia dei valori a Ugento.
Ucciso con 19 coltellate nel 2008. Si batteva contro la speculazione edilizia sulle coste salentine.
“ Noi, con il nostro studio, ogni anno rinunciamo a due, tre progetti. Meglio lavorare meno, ma essere fedeli al proprio spirito … L’interesse di cui l’architetto deve tenere conto è quello pubblico, della città.”
Renzo Piano, architetto.
“ Il 20 per cento del patrimonio edilizio è fatto di seconde e terze case, tirate su a spese della natura per restare vuote dieci-undici mesi l’anno.”
“ Mi sembrano matti tutti… per vincere le elezioni si parla dello stadio a Castello… cazzo, e mandiamo lì 1500 appartamenti… boh…”
Andrea Bottinelli, presidente del Consorzio Castello, sul nuovo stadio di Firenze voluto da Della Valle e dall’ex sindaco Domenici all’interno di un progetto che comprende la costruzione di appartamenti, alberghi, uffici. L’area viene sequestrata dalla magistratura nel 2008.
“Evitiamo di dire che si fa una speculazione edilizia. Le aziende per sopravvivere devono guadagnare. Non siamo la Banca d’Italia…”
Salvatore Ligresti, che sta costruendo il centro d’eccellenza Cerba di biotecnologie nel Parco Sud di Milano e punta attraverso le sue società alla valorizzazione di cascine e aree verdi alla periferia della città.
“Uno dei fini dell’istituto è di produrre il maggior reddito possibile … Ecco perché l’istituto ha avviato in questi anni alcune operazioni immobiliari.”
Pietro Tartarotti, soprannominato “don cento milioni”, il sacerdote che presiede l’Istituto di sostentamento del clero di Savona.
“ Negli ultimi dieci anni in Campania sono state realizzate 60.000 case abusive, alla media di 6000 ogni anno, 16 al giorno …
A Ischia ci sono 120.000 vani abusivi su una popolazione di 60.000 abitanti.”
Fonte: Legambiente
“Da Totò Riina e Bernardi Provengano ai casalesi.
Chi aveva in mano il calcestruzzo ha vinto la lotta per il potere.”
LA COLATA
L’Italia è uno dei paesi più belli al mondo. Ha la maggiore concentrazione di beni culturali e centri storici, le più famose città d’arte. Tutto questo è la nostra ricchezza. Rischiamo di perderla, per sempre. Il PARTITO DEL CEMENTO avanza e non lo ferma più nessuno. Dal nord al sud la febbre del mattone coinvolge banchieri, cardinali, sindaci, deputati di destra e di sinistra. Tutti vogliono guadagnarci, a partire dai Comuni. Così la ricchezza degli italiani vola via. Pensate che tra il 1990 e il 2005 sono stati divorati 3,5 milioni di ettari, cioè una regione più grande di Lazio e Abruzzo messi insieme (la Liguria tra il 1990 e il 2005 si è mangiata quasi la metà del territorio ancora libero!). Il tutto a un ritmo di 244.000 ettari all’anno (in Germania 11.000 all’anno). Ciò nonostante troppi italiani sono senza casa perché mancano gli alloggi “sociali” (solo il 4 per cento sul totale contro il 18 per cento della Francia, il 21 per cento del Regno Unito). Intanto 5500 comuni su 8000 sono a rischio di dissesto idrogeologico. I soldi per il ponte di Messina ci sono, per le frane no.
Gli autori di questo libro sono andati a vedere l’ITALIA COM’È e la raccontano con nomi e cognomi di affaristi, banchieri, cardinali, sindaci e deputati: la SARDEGNA di nuovo in mano agli speculatori, le LANGHE trasformate in shopville, l’invasione di seconde case sulle ALPI (costruiscono persino sulla Marmolada!), il BRENTA violentato, gli affari della CHIESA nelle CITTÀ LIGURI, le grandi operazioni di Ligresti e dei soliti noti a MILANO, di Caltagirone e dei soliti noti a ROMA, la storia triste di BAGNOLI. Neanche SIENA e FIRENZE vengono risparmiate. E ritorna la febbre da stadi e autodromi, nuove occasioni per ulteriori speculazioni.
Ma cosa gliene viene agli italiani di tutto questo? Meno male che non tutti abbassano la testa. COMITATI DI CITTADINI si stanno formando in Veneto, Toscana, a Milano, in tanti centri grandi e piccoli. La legge del 1986 che stabilisce le norme per danno ambientale è dalla loro. Per questo adesso molti la vogliono cambiare.
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