venerdì 24 settembre 2010

PER RIDERE SERIAMENTE.

SPINOZA
UN LIBRO SERISSIMO

prefazione
MARCO TRAVAGLIO



Fini nudo in prima pagina su Libero. E non avete visto il paginone centrale. [thecaulfield]

È festa al Fatto Quotidiano per il primo compleanno. Dell'impaginatore. [misterdonnie]

D'Alema: "Bersani sta venendo fuori lentamente ma con concretezza". Proprio come uno stronzo.

Il Tg1 annuncia una nuova edizione flash di 60 secondi. Ma la fonte non è attendibile. [archi il leone]

Poste Italiane annuncia il dominio .post. E già manca una lettera. [stefano]

Spinoza.it è un sito che non ha grande bisogno di presentazioni. Nato nel 2005 per sorridere sulla contemporaneità, il progetto di satira collettiva curato da Stefano Andreoli e Alessandro Bonino è diventato il punto d'incontro delle penne più affilate del web, considerato una rivelazione dentro e fuori dalla rete. Letteralmente esploso nell'ultimo anno (è stato eletto miglior blog italiano alla Blogfest del 2009) e saccheggiato spesso e volentieri da giornali e tv, con la sua satira fulminante e scorretta Spinoza.it è un luogo di culto per gli amanti dell'umorismo più spietato. Coadiuvati da un manipolo di fedelissimi, i curatori filtrano, assemblano e coordinano l'intenso lavoro di una community di migliaia di appassionati che sfornano senza sosta battute su politica, cronaca e attualità, dando vita al primo notiziario satirico collettivo della rete. Questo libro contiene gli esempi più geniali, caustici e irriverenti della comicità spinoziana e un'irresistibile selezione di battute inedite mai pubblicate sul sito. Prefazione di Marco Travaglio.

Stefano Andreoli ha trent’anni, vive in Romagna ed è blogger, enigmista e umorista. Alessandro Bonino, blogger, dichiara di vivere «tra Cuneo e internet». Insieme scrivono per l’agenda Comix e curano Spinoza.it, un sito di satira politica e sociale, nato nel 2005 per far sorridere sulle assurdità della contemporaneità. Questo libro, pubblicato da Aliberti ora che il blog si è affermato come punto di riferimento dell’umorismo in rete, raccoglie il meglio delle battute del sito, in un crescendo irresistibile di comicità, controinformazione e sarcasmo. Come scrive Marco Travaglio nella Prefazione, «oltre all’assoluta naturalezza delle loro battute, mai costruite, complicate, elaborate, men che meno banali o scontate, i mascalzoni di Spinoza hanno un’altra caratteristica preziosa: la brevità». In effetti, sfogliando le pagine del testo, ci si trova di fronte a un’incredibile quantità di battute fulminanti, capaci di concentrare in una o due righe concetti che, partendo dall’attualità della cronaca, riescono contemporaneamente a sorprendere, ferire e trasmettere almeno un’idea forte, a doppio o triplo taglio.
Il filosofo olandese Baruch Spinoza, scomunicato nel Seicento per le sue idee razionaliste, invitava ad «attraversare la vita in serenità, letizia e ilarità», cercando di fondare un’etica dimostrata in modo geometrico. È lui, con il suo sguardo distaccato e scherzoso e un bel paio di corna in vista (oggi tornate in auge nei vertici internazionali grazie al nostro premier), il nume tutelare di questo libro «serissimo», perché, come diceva Alberto Sordi nel Marchese del Grillo, «quanno se scherza bisogna esse’ seri». Nulla sfugge al tiro della satira degli spinoziani: dall’ultimo scalcagnato governo di centrosinistra della storia d’Italia, al Berlusconi IV, dalle tragedie come il terremoto dell’Aquila agli Stati Uniti di Barack Obama, tutti i fatti più importanti degli ultimi due anni vengono sottoposti a un fuoco di battute feroci in nome di uno humour “politicamente scorretto”. Per capire meglio lo spirito del libro ecco qualche chicca. Sui personaggi famosi che se ne sono andati: «È morto Michael Jackson. Ci ha lasciato la pelle». Sulle avventure del nostro premier: «Le first lady si incontrano a Roma. Quella italiana ha dovuto chiedere il permesso ai genitori». Sulla Chiesa: «Ratzinger: “Assicurare a tutti una vita dignitosa”. In vista della prova costume». Sulla disoccupazione in Italia: «Il governo non sta a guardare: subito annunciato il nuovo Gratta e vinci».
Il libro raccoglie una selezione di duemila e passa battute che ripercorrono gli ultimi due anni di storia italiana e non, frutto dell’inventiva di quasi settecento navigatori, forse «poco santi ma di sicuro parecchio poeti».

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.