Nonostante sia spesso al centro di fatti di cronaca che spingerebbero al disamore, il calcio continua ad appassionare milioni di persone di tutte le età, di ogni classe sociale e di qualunque orientamento ideologico. Francesca Serafini – sceneggiatrice, linguista e tifosa di lungo corso – prova a domandarsi perché, in un libro in cui il calcio rappresenta soprattutto il punto di fuga per divagare sull’Italia degli ultimi vent’anni; sul suo linguaggio e sulle forme di intrattenimento dei nostri giorni, in un racconto che intreccia ricordi autobiografici, suggestioni letterarie e digressioni saggistiche su cinema, tv e altre più insolite fucine di occasioni di bellezza. E nel suo rotolare – aggregando vorticosamente frammenti – il pallone finisce per assumere le dimensioni di un macigno intenzionato a scagliarsi da un lato contro i luoghi comuni sul calcio e le donne; e dall’altro – non senza ironia – contro l’omologazione che minaccia le forme di narrazione contemporanee.
L’AUTRICE Francesca Serafini alterna da anni alla scrittura creativa quella saggistica: tra le sue ultime pubblicazioni, ricordiamo L’italiano letterario: poesia e prosa (con Giordano Meacci, 2011), terzo volume della Storia della lingua italiana per immagini diretta da Luca Serianni; e Questo è il punto. Istruzioni per l’uso della punteggiatura (2012). Tiene abitualmente corsi di scrittura e lezioni universitarie in Italia e all’estero. È inoltre editor per diverse case editrici e consulente per la fiction per RSI.
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