BOLLI, SEMPRE BOLLI, FORTISSIMAMENTE BOLLI. LA GUERRA INFINITA ALLA BUROCRAZIA
di Stella G. Antonio
ebook euro: 9,99
di Stella G. Antonio
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Anziani obbligati dall’Asl a pesare i pannoloni dopo l’uso.
Cassazione alle prese con processi per lo sgocciolio di una camicia o la brucatina di un’asina. Miracolate a Lourdes alle quali è vietato rinunciare alla pensione d’invalidità. Porti collaudati ufficialmente dopo 36 anni. Cittadini vivi e vegeti che faticano a dimostrare di non essere morti dal 2008. Decreti attuativi mai fatti al punto che Renzi ne ha ereditati un’enormità: 513. Ministeri che sbrigano ricorsi dopo 31 anni e intimano al ricorrente: risponda immediatamente. Dirigenti asserragliati nella trincea del burocratese e pagati in media il triplo che in Germania. Terremotati alle prese con 1109 leggi e leggine impossibili da rispettare. Norme surreali sui velocipedi “alti al massimo metri 2,20″, gli “effetti letterecci” o la pesca dei trichechi. Gian Antonio Stella racconta la burocrazia italiana. Un reportage spassoso e insieme inorridito sulle regole, i meccanismi, gli uomini, i deliri, gli sprechi e i privilegi più folli e offensivi di un mondo a parte che non vuole cambiare. E pesa sul paese per almeno 70 miliardi di euro.
Cassazione alle prese con processi per lo sgocciolio di una camicia o la brucatina di un’asina. Miracolate a Lourdes alle quali è vietato rinunciare alla pensione d’invalidità. Porti collaudati ufficialmente dopo 36 anni. Cittadini vivi e vegeti che faticano a dimostrare di non essere morti dal 2008. Decreti attuativi mai fatti al punto che Renzi ne ha ereditati un’enormità: 513. Ministeri che sbrigano ricorsi dopo 31 anni e intimano al ricorrente: risponda immediatamente. Dirigenti asserragliati nella trincea del burocratese e pagati in media il triplo che in Germania. Terremotati alle prese con 1109 leggi e leggine impossibili da rispettare. Norme surreali sui velocipedi “alti al massimo metri 2,20″, gli “effetti letterecci” o la pesca dei trichechi. Gian Antonio Stella racconta la burocrazia italiana. Un reportage spassoso e insieme inorridito sulle regole, i meccanismi, gli uomini, i deliri, gli sprechi e i privilegi più folli e offensivi di un mondo a parte che non vuole cambiare. E pesa sul paese per almeno 70 miliardi di euro.
L’AUTORE Gian Antonio Stella, vicentino, è editorialista e inviato di politica, economia e costume al ‟Corriere della Sera”, il giornale in cui, dopo gli anni della gavetta giovanile e l’assunzione al pomeridiano ‟Corriere d’Informazione”, è praticamente cresciuto. Vincitore di alcuni premi giornalistici (dall’‟È” assegnato da Montanelli, Biagi e Bocca al ‟Barzini”, dall’‟Ischia” al ‟Saint Vincent” per la saggistica), ha scritto numerosi saggi. Tra i più noti, Schei, un reportage sul Nordest (Mondadori, 2000); Dio Po, gli uomini che fecero la Padania, pamphlet sulla Lega; Lo spreco (Mondadori, 2001); Chic, un viaggio ironico e feroce tra gli italiani che hanno fatto i soldi (Mondadori, 2001); L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi (Rizzoli, 2003); Odissee. Italiani sulle rotte del sogno (Rizzoli, 2004); e il romanzo Il maestro magro (Rizzoli, 2005). Insieme a Sergio Rizzo ha scritto, per Rizzoli, La Casta, La Deriva, Vandali e Licenziare i padreterni. Con Feltrinelli ha pubblicato Tribù s.p.a. Foto di gruppo con Cavaliere bis (2005) e Se muore il Sud (con Sergio Rizzo; 2013)
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