lunedì 8 ottobre 2007
Il manuale per far addormentare un bimbo. Bello ma inutile...
FAI LA NANNA, PICCOLO BASTARDO!
di Ron Biber
Comincia il capitolo più importante della vostra vita.
Un’esistenza tutta da scoprire si apre davanti a voi.
Ed è proprio qui, il problema…
Dopo il successo della prima edizione italiana del 2007, torna in una nuova versione, debitamente aggiornata e ampliata, il manuale di puericultura più pazzo del mondo. Se è vero, infatti, che l’insonnia dei bambini piccoli «è uno dei più pressanti problemi della società contemporanea», come scrive Ron Biber, questo ormai leggendario volumetto offre una soluzione praticamente geniale del problema. Il punto di vista di Ron Biber è ormai noto. Non dovrete più considerare il vostro pupetto «come un dolce agnellino da lenire e accontentare in tutto, ma come quello che la scienza e l’esperienza ci insegnano essere: uno cui non frega niente se voi non dormite, anzi, che ci gode a non farvi dormire». Di conseguenza, quella del sonno è una battaglia in cui voi genitori dovrete utilizzare le stesse armi del nemico (il vostro piccolino): l’astuzia, la malizia, qualche volta anche la necessaria perfidia… In questa nuova edizione compaiono alcuni capitoli assolutamente inediti, che rendono il Manuale biberiano – se mai fosse possibile – ancora più completo. Biber esplora il ruolo della musica, e dei nuovi idoli del pop internazionale e nostrano, come coadiuvanti al sonno dei bambini. L’aggiornamento sulle figure dei politici, che possono con i loro discorsi e la loro sola presenza in televisione indurre all’addormentamen- to anche i soggetti più restii. E un’antologia delle lettere più divertenti e improbabili ricevute da Ron Biber nei cinquant’anni della sua strampalata carriera.
Che altro dire, se non: buona lettura, e buon sonno ai vostri adorabili pupetti.
L'AUTORE di Ron Biber non si hanno notizie anagrafiche certe. E' possibile che un Ron Biber non esista neppure, e che sia uno pseudonimo dietro al quale si nasconde un gruppo di goliardi ed ex alcolisti, o forse no. Il libro è divertente se viene preso come passatempo, per il resto non ha nessuna valenza scientifica. Un paio d'ore di allegria.
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