sabato 18 dicembre 2010

Se il racconto è bello come il titolo...





È IL GIORNO DEL GIUDIZIO E NON HO NIENTE DA METTERMI
di Laurie Notaro

«Avevo desiderato un bravo ragazzo per tutta la vita e quando finalmente ne avevo trovato uno, non avevo idea di cosa farmene. Mi chiamava quando diceva che mi avrebbe chiamata. Mi teneva la mano anche se gli altri ci guardavano. Aveva una macchina tutta sua che, per di più, andava. La sua ex ragazza viveva in un altro Stato e anche se al momento era incinta, il responsabile era un altro uomo. Una notte, dopo una serata di bisboccia, mi disse che mi amava e il giorno dopo non si rimangiò affatto quello che aveva detto. Come ci si comporta con un ragazzo così? Io non ne avevo idea. Tutto quello che riuscivo a fare era continuare ad aspettare che il Vero Ragazzo in lui venisse fuori, perché sapevo che quella vile creatura doveva aggirarsi da qualche parte lì dentro. Voglio dire, è innato. Questo, pensavo, era solo il più paziente e affettuoso sociopatico che avessi mai frequentato. Ero disorientata, perché se lui era davvero un Bravo Ragazzo, il peso sulle mie spalle era insopportabile. Perché significava che dovevo tenermelo; se lo spaventavo, o lo facevo scappare, non ne avrei mai scovato un altro come lui.»
E le vicissitudini di Laurie non sono ancora finite. Perché questo ragazzo perfetto, incurante dei suoi chili di troppo, del suo neo sotto il labbro, e di tutti i difetti che lei ostenta appositamente, le chiede di sposarlo. È il panico. Laurie non si era mai immaginata in abito bianco, neanche da bambina, e ora deve scegliersi un vestito da sposa. Vero. Possibilmente prima della data della cerimonia. Alle prese con tulle e crinoline, ansia prematrimoniale e ricerca del lavoro, Laurie scopre che la vita non diventa necessariamente più facile quando si cresce. Però può diventare molto più divertente.

L'AUTRICE Ha tenuto una rubrica umoristica per dieci anni. È stata licenziata da sette posti di lavoro (forse otto) e vive con suo marito e i suoi animali da compagnia nell’arida, ventosa e caldissima Phoenix, Arizona. Il suo primo libro, Il club delle poche ma buone, è stato uno straordinario successo, numero 1 nella classifica del «New York Times».

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