martedì 4 gennaio 2011

L’Unione Europea, ci è stata imposta come un processo giusto e inesorabile.






LA DITTATURA EUROPEA
di Ida Magli

L’Europa doveva abolire la storia. La storia ha abolito l’Europa.
Lucio Caracciolo.
L’Unione Europea, proposta più di cinquant’anni fa come un grande passo verso il futuro, nel 2007 ci è stata imposta come un processo giusto e inesorabile.
Oggi, i risultati sono davanti agli occhi di tutti, eppure in molti faticano a vederli, perché ormai la macchina degli interessi politici ed economici che l’ha messa in moto ha censurato le coscienze anche degli italiani, che accettano l’Unione come un dato di fatto, e con essa la perdita dell’identità nazionale, così come diversi diritti personali.
In questo personalissimo e forte pamphlet, Ida Magli, tra le prime e più autorevoli oppositrici dell’Unione, risale all’origine di questo disastro, andando a cercare, nella storia e nei suoi incontri, i principali colpevoli, senza sconti a nessuno, dalla cattiva politica alla Chiesa, dagli intellettuali pavidi ai banchieri pronti a imporre su tutti la loro legge. Il risultato è la storia di come un progetto nato solo sulle carte geografiche ha contribuito a renderci più poveri, meno sicuri, e certamente meno liberi.
Mentre l’unione mostra la sua inutilità, la politica tace.
La più irriducibile avversaria di Maastricht racconta le storie, i dati, le testimonianze, di come il sogno comunitario ci stia togliendo la libertà.

L'AUTRICE Ida Magli è antropologa e saggista. Ha collaborato per anni con “Repubblica” e ha insegnato Antropologia all’Università di Roma. Fra i suoi testi principali: Gli uomini della Penitenza, La Madonna, Teresa di Lisieux, Gesù di Nazaret (disponibile in BUR), Contro l’Europa (Bompiani 1997), Omaggio agli Italiani (BUR 2005), Il mulino di Ofelia (BUR 2007). I suoi libri sono tradotti in numerosi Paesi.

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