POPULISMO AUTORITARIO
di Nicola Tranfaglia
Malgrado scandali, processi e un continuo braccio di ferro istituzionale (o forse proprio grazie a essi), la fortuna del populismo di Silvio Berlusconi – che dai primi anni Novanta, pur con alterne vicende, domina la crisi repubblicana in Italia – non conosce «cali». Nicola Tranfaglia, in questo suo saggio agile e incisivo, indaga le ragioni di tanto successo. La sua analisi è sostenuta da una riflessione sui precedenti latinoamericani di Vargas in Brasile e Perón in Argentina, e sul peso del consenso nell’egemonia, secondo la lezione di Gramsci.
Con grande chiarezza, l’autore ripercorre la vita e la carriera del leader del Popolo della Libertà, mettendo in luce particolari poco noti che aiutano a capire la psicologia del «capo» e perché il suo «modello» continua a riscuotere tanto consenso nell’Italia contemporanea.
Infine, da storico e intellettuale di sinistra, Tranfaglia stigmatizza gli errori che l’opposizione post comunista ha compiuto nell’ultimo ventennio e continua a compiere ancora oggi, e analizza le caratteristiche di fondo della destra berlusconiana oggi al potere. Una diagnosi severa e documentata del degrado della politica italiana e un’analisi illuminante dei problemi ancora insoluti nel nostro Paese.
«Per comprendere l’attuale fortuna del populismo berlusconiano in Italia e la sua capacità di tenuta e di organizzazione del consenso, è necessario andare indietro nel tempo e cogliere quelle peculiarità della storia pre e post-unitaria che possono spiegare perché il nostro Paese si avvii a completare in questi ultimi anni la sua transizione verso un nuovo sistema elettorale e politico, scegliendo – e in parte subendo, come è ovvio – un regime populistico dei peggiori, quello che prevede Silvio Berlusconi come capo carismatico e indiscutibile, almeno fino a ieri.»
L'AUTORE Nicola Tranfaglia, nato a Napoli nel 1938, professore emerito di Storia dell’Europa e del giornalismo nell’Università di Torino. Deputato della Repubblica nella XV legislatura (2006-2008). Direttore di alcune grandi opere collettive come Il Mondo Contemporaneo in dieci volumi, la Storia della stampa italiana in sette volumi (con Valerio Castronovo) e La Storia in quattordici volumi, si è occupato in quarant’anni di fascismo, antifascismo, terrorismo, mafia e di molti altri aspetti della storia italiana ed europea. Tra i suoi libri più recenti: La sentenza Andreotti (2000); Fascismi e modernizzazione in Europa (2001); Ministri e giornalisti (2003); Come nasce la Repubblica 1943-47 (2003); La stampa del regime (2005); Perché la mafia ha vinto (2008); Vent’anni con Berlusconi 1993-2013 (2009). Per B.C.Dalai editore ha pubblicato: La resistibile ascesa di Silvio B. (2004); Ma esiste il quarto potere in Italia? (2005); Un passato scomodo. Fascismo e postfascismo (2006); Vite sospese. Le generazioni del terrorismo (2007).
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