mercoledì 20 luglio 2011

Berlusconi e Ruby, visti come mai prima d'ora...





LE CENE ELEGANTI
di Piero Colaprico

Berlusconi e Ruby, visti come mai prima d'ora
Lei, una ragazzina sfrontata e furba. Lui, un uomo politico troppo potente che non si contiene più.

Esiste un fiume sotterraneo che ci scorre accanto, ma che non vediamo. È questa corrente, ora limpida, ora limacciosa, che dai bar di corso Buenos Aires a Milano può portare una diciassettenne come Ruby Rubacuori, la ragazza che non aveva niente, nella villa di Silvio Berlusconi, l'uomo che aveva tutto. E poi un'orda barbarica di ragazze disponibili, che ballano nude per lui nel rito del bunga bunga. Tra ristoranti e grandi alberghi, discoteche e ville, si sviluppa una storia che fa spesso esclamare: "Impossibile!". Eppure, Ilda Boccassini, il magistrato che ha messo paura a Cosa nostra e alla 'ndrangheta calabrese, ha indagato insieme con i colleghi su una vicenda che ha dell'incredibile.
Ed è emerso davanti ai suoi occhi un universo inedito: tra bonifici bancari e gioielli costosi in regalo, tra case gratis e spogliarelli, i meccanismi del mondo della prostituzione e dello show business vengono documentati, registrati, filmati.
Nell'avvincente narrazione di un grande cronista, scorrono le voci e le testimonianze, le analisi tecniche della polizia e le "soffiate" e, come in ogni giallo che si rispetti, "la caccia" dei detective ci pone di fronte a qualche domanda più importante: con i soldi si riesce davvero a comprare tutto, compresa una vita sessuale che la natura ti ha tolto? Oppure, qualche volta, il Destino decide che è arrivato il momento di dire basta?
Berlusconi e Ruby, visti come mai prima d'ora, ci raccontano il lato oscuro del potere all'italiana.

L'AUTORE Piero Colaprico, vive a Milano, è scrittore di gialli e inviato speciale di "Repubblica", per il quale segue numerose storie di criminalità e corruzione (è l'"inventore" del termine Tangentopoli) e ha svelato per primo, insieme all'editorialista Giuseppe D'Avanzo, il giallo della telefonata del premier in questura e le serate con bunga bunga ad Arcore. Per settimane, "Repubblica" ha avuto il maggior numero e la più alta qualità delle informazioni sul caso.
Ha scritto saggi e fiction. Tra i primi, Manager calibro 9-vent'anni di malavita a Milano (Garzanti 1996), basato in parte sui colloqui avuti con Saverio Morabito, uno dei principali pentiti dei clan calabresi al Nord, e Capire tangentopoli (il Saggiatore 1996).
Tra i suoi titoli di fiction ci sono Kriminalbar (Garzanti 1998), dedicato agli stili di vita della penultima generazione della malavita italiana; Trilogia della città di M. (il Saggiatore 2004, premio Scerbanenco, arrivato alla quinta edizione) e La donna del campione (Rizzoli 2008).
Un discorso a parte riguarda il ciclo dei romanzi che hanno per protagonista Pietro Binda, un anziano maresciallo della sezione Omicidi dei carabinieri di via Moscova, che indaga nella Milano degli anni ottanta. I primi tre (Marco Tropea Editore) sono stati scritti insieme all'anarchico Pietro Valpreda, che forse aveva il sogno di incontrare un investigatore "buono", visto quello che gli era capitato, detenuto ingiustamente per la strage di piazza Fontana e in attesa di processo per anni. Poi, con la morte di Valpreda, Colaprico ha proseguito da solo, scrivendo altri romanzi sul maresciallo Binda. Per il teatro ha scritto Qui città di M, in replica da quattro anni.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.