Amani è nata in Siria ma è cresciuta in Italia. Quando compie sedici anni, con una scusa, la madre la porta nel suo paese di origine per qualche giorno. Dopo i primi entusiasmi per un mondo diverso e affascinante, ricco di profumi e sapori nuovi, Amani scopre di essere stata in realtà fidanzata a un cugino, mai conosciuto e mai amato. Le dicono che in Italia non tornerà più. Amani si ribella a quel fidanzamento e a quell’uomo, pagando un prezzo molto alto, in una realtà dura e violenta dove le donne non sono che oggetti sotto la tutela dei maschi. Lontana dalle sue amiche e da Andrea, il suo ragazzo, Amani resisterà e lotterà fino a riprendersi la sua vita. Nel nostro paese, infatti, l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica si è concentrata, pur con considerevole ritardo rispetto ad altri paesi europei, sulla prevenzione dalla violenza di genere e dal femminicidio, così come sulla denuncia di un’immagine degradante e svilente della donna-oggetto, proposta in molti programmi televisivi e pubblicità promozionali.
I matrimoni combinati ed alcune altre importanti questioni inerenti l’intero genere femminile (le mutilazioni genitali, la tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale o lavorativo), vengono ancora percepiti dall’opinione pubblica come problemi lontani, non appartenenti alla nostra cultura, riguardanti prevalentemente persone di diversa nazionalità e dunque non degni della nostra attenzione, della nostra indignazione, della nostra rabbia.
I matrimoni combinati ed alcune altre importanti questioni inerenti l’intero genere femminile (le mutilazioni genitali, la tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale o lavorativo), vengono ancora percepiti dall’opinione pubblica come problemi lontani, non appartenenti alla nostra cultura, riguardanti prevalentemente persone di diversa nazionalità e dunque non degni della nostra attenzione, della nostra indignazione, della nostra rabbia.
LE AUTRICI
Amani El Nasif, nata ad Aleppo, in Siria, a 3 anni si è trasferita a Bassano del Grappa con la famiglia. Un giorno Amani parte per la Siria per correggere un errore sul passaporto. Scopre di essere caduta in una trappola e di trovarsi lì per essere data in sposa a un cugino. In Siria Amani resta un anno lunghissimo poi di colpo sua madre ritorna in Italia e la porta con sé. Tornata, Amani sposa un uomo italiano ed ora è mamma.
Amani El Nasif, nata ad Aleppo, in Siria, a 3 anni si è trasferita a Bassano del Grappa con la famiglia. Un giorno Amani parte per la Siria per correggere un errore sul passaporto. Scopre di essere caduta in una trappola e di trovarsi lì per essere data in sposa a un cugino. In Siria Amani resta un anno lunghissimo poi di colpo sua madre ritorna in Italia e la porta con sé. Tornata, Amani sposa un uomo italiano ed ora è mamma.
Cristina Obber è nata a Bassano del Grappa il 9 novembre 1964. Giornalista pubblicista, ha collaborato per cinque anni con un quotidiano vicentino. Nel 2008 ha pubblicato “Amiche e ortiche” con Baldini Castoldi Dalai, affresco dolce-amaro dell’amicizia al femminile. Nel biennio 2009-2010 ha pubblicato con A. Fraccaro editore “Primi baci” e “Balilla e piccole italiane, la scuola, i sogni, la vita”, raccolte di testimonianze sulla prima metà del novecento. Nel novembre 2011 ha pubblicato un ebook di narrativa dal titolo “La ricompensa”, per Emma books. Nel 2012 ha pubblicato “Non lo faccio più, la violenza di genere raccontata da chi la subisce e da chi la infligge”, ed. Unicopli, da cui è nato un progetto scuole. Nel 2013 è uscito “Siria mon amour” per Piemme editore. Collabora con Dol’s, il sito delle donne on line.
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