lunedì 23 marzo 2015

NON RIUSCIAMO A LIBERARCI DEL "PRESENTE ENDEMICO". NON ABBIAMO UN PASSATO CERTO A CUI FARE RIFERIMENTO, VISTO CHE ANCHE QUELLO È STATO VIRALMENTE POLITICIZZATO TANTO DA AVERE RISVOLTI DIFFERENTI A SECONDA DI CHI TE LO RACCONTA. IL FUTURO NON SIAMO IN GRADO DI IMMAGINARLO. SENZA CONTARE CHE SAREBBE MEGLIO CERCARE DI METTERE INSIEME QUALCHE PROGETTO PIÙ CHE SOGNARE O FANTASTICARE. LA SENSAZIONE DI STANZIALISMO GATTOPARDESCO, DOVE LE COSE CAMBIANO PERCHÉ TUTTO RESTI COME PRIMA NON HA PERMESSO AGLI ATTUALI CINQUANTENNI E SESSANTENNI DI SOSTITUIRE I SOLONI OTTANTENNI ALLA GUIDA DEL PAESE. GLI STESSI SETTANTENNI E OTTANTENNI CHE HANNO ATTRAVERSATO SCANDALI E INCHIESTE MA CHE SONO RIMASTI SALDAMENTE AL COMANDO E ANCORA OGGI TRAMANO E FANNO DI TUTTO PER NON MOLLARE LE LEVE DEL COMANDO. DOVE NON SONO ARRIVATI GLI ATTUALI SESSANTENNI CHE DOVREBBERO AVERE L'ONORE E L'ONERE DI GUIDARE L'ECONOMIA E LA POLITICA, SPERIAMO CHE RIESCANO I QUARANTENNI, QUELLI CHE SI SONO PRESENTATI COME ROTTAMATORI, INNOVATORI ECC... SI DEVE CREDERE CHE LA FORZA DEI GIOVANI CI SALVERÀ, ANCHE SE LE ULTIME DICHIARAZIONI DI GASPARRI E MATTEOLI, DUE DINOSAURI DELLA POLITICA, SONO: "RIPRENDIAMOCI IL FUTURO...? ANCHE IL NOSTRO? LASCIATECI ALMENO QUELLO… massimo.demuro@iltrovalibri.it

LA PROVA DEL POTERE
Giuliano Da Empoli
Mondadori Editore
ebook euro: 8,99
Si dice spesso che l’Italia non riesce più a immaginare il futuro. Ma il vero problema è che abbiamo perso di vista il passato. Non riusciamo più a collocarci in una traiettoria storica, a inquadrare il nostro presente sulla base del percorso che ci ha condotti fin qui. Un po’ come il dormiglione di Woody Allen, che si risveglia all’improvviso in un futuro del quale non riesce a capire il senso. Per questa ragione siamo intrappolati sotto la cappa di un eterno presente privo sia di memoria che di prospettive. Nel quale tutto – dibattiti, problemi e personaggi, soprattutto personaggi – si ripresenta continuamente sotto forma di farsa. Oggi, una nuova generazione si affaccia al potere. Ma sarà in grado di evitare le trappole del nuovismo a tutti i costi, senza ricadere nella palude della conservazione e della rendita? In questo libro, Giuliano da Empoli va alla scoperta dei trenta-quarantenni che stanno reinventando l’Italia. Ne esce il ritratto sorprendente di una generazione assai più consapevole di quanto i luoghi comuni su Twitter e i «bamboccioni» possano far pensare. Cresciuta in anni di crisi e attraversata da mille contraddizioni. Ma capace di guardare al passato per riscoprire le componenti più vitali del modello italiano.
AUTORE Giuliano da Empoli è presidente del Gabinetto Vieusseux e editorialista del «Messaggero». In precedenza è stato assessore alla Cultura di Firenze, amministratore delegato della Marsilio Editori e membro del consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia. Ai rapporti tra le generazioni ha dedicato il suo primo libro, Un grande futuro dietro di noi (1996), al quale sono seguiti La guerra del talento (2000), Overdose (2002), Fuori Controllo (2004), La sindrome di Meucci (2006), Canton Express (2008), Obama. La politica nell’era di Facebook (2008) e, da ultimo, Contro gli specialisti (2013).

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.