IL CALDO HA FATTO FINALMENTE LA SUA COMPARSA. L’AUMENTO DELLE TEMPERATURA HA DESTABILIZZATO MOLTI DI NOI. COSA MANGIARE E COSA BERE SONO LE DOMANDE CHE CI PONIAMO MAGGIORMENTE. VEDIAMO ALLORA QUALI SONO I CONSIGLI DAGLI ESPERTI DEL SETTORE: È ORMAI ASSODATO CHE GLI ESPERTI PER QUANTO RIGUARDA LE BEVANDE CONSIGLIANO LA CONSUMAZIONE ABBONDANTE DI ACQUA, ALMENO 2 LT AL GIORNO NEI PERIODI ESTIVI, IMPORTANTE NON SOLO PER UNA CORRETTA IDRATAZIONE, MA ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA ESTETICO: RENDE LA PELLE PIÙ LISCIA E CONFERISCE FORMA E RIGIDITÀ AI TESSUTI. DA EVITARE, INVECE, COME LA PESTE BEVANDE GASSATE E BIBITE ZUCCHERATE CHE, OLTRE A PROMUOVERE LA FORMAZIONE DI CELLULITE, STIMOLANO LA RITENZIONE IDRICA. SE QUESTO NON VI CONVINCE TENETE CONTO, ALLORA, CHE IN UNA SOLA LATTINA DELLA FAMOSA BEVANDA COLOR CARAMELLO (COCA COLA) CI SONO 39 GR DI ZUCCHERO, CORRISPONDENTI A QUASI 10 ZOLLETTE. QUALI CIBI PREFERIRE QUINDI, VISTO L’ARRIVO DELLA BELLA STAGIONE? DI VITALE IMPORTANZA IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA PER INTEGRARE FIBRE E VITAMINE MA NON SOLO! ORTAGGI E FRUTTI CONTENGONO PREZIOSE SOSTANZE NUTRITIVE, CHE SAZIANO, DISSETANO E REINTEGRANO I SALI MINERALI PERSI CON IL SUDORE DANDO BENEFICIO ALL’ORGANISMO. GRAZIE ALL’APPORTO DI FIBRE MANTENGONO IN EFFICIENZA L’APPARATO INTESTINALE E CONTRASTANO L’AZIONE DEI RADICALI LIBERI FORMATISI NELL’ORGANISMO A CAUSA DI UNA PROLUNGATA ESPOSIZIONE AL SOLE. E ALLORA ECCO COSA METTERE IN TAVOLA REGOLARMENTE: CAROTE, ALBICOCCHE, MELONE E RADICCHI ASSICURANO UNA TINTARELLA BELLA E DURATURA MA DIFENDONO ANCHE L’ORGANISMO DALLE ALTE TEMPERATURE, PREVENENDO LA DISIDRATAZIONE. LE PRIME CONTENGONO 1200 MICROGRAMMI OGNI 100 GR DI PRODOTTO DI VITAMINA A, IMPORTANTE PER LA SALUTE DI PELLE ED OCCHI; LE ALBICOCCHE INVECE, SONO RICCHE DI VITAMINA B, ESSENZIALI PER CUTE E CAPELLI. IL MELONE CHE, ACCOMPAGNATO AL PROSCIUTTO CRUDO, È UNO DEI TIPICI PASTI CONSUMATI D’ESTATE, È RICCO DI POTASSIO, DI VITAMINA C E DI BETACAROTENE. QUEST’ULTIMO AGISCE COME UN FILTRO SCHERMANDO L’AGGRESSIONE DEI RAGGI ULTRAVIOLETTI; PROTEGGE LA PELLE DA SCOTTATURE E DAL PHOTOAGING (IL PRECOCE INVECCHIAMENTO DOVUTO ALL’ESPOSIZIONE AL SOLE). QUESTO FRUTTO COLORATO RICCO DI BETACAROTENE AIUTA, INOLTRE, AD ELIMINARE SCORIE E TOSSINE SGONFIANDO L’ADDOME E CONTRASTANDO LA RITENZIONE IDRICA, EVITANDO COSI LA FORMAZIONE DI CELLULITE. ASSIEME AD UNA INSALATA ED UNA FETTA DI PANE DIVENTA UN PASTO (INTERO) SOTTO OGNI ASPETTO NUTRIZIONALE, ED È ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO A CHI VOLESSE ANCHE ABBASSARE LE PRESSIONE ARTERIOSA, CONTRASTANDO COSI L’ABBASSAMENTO DOVUTO ALLE ALTE TEMPERATURE. NON SIATE PARCHI CON LA VERDURE, PREFERENDOLE MAGARI A UN PASTO PIÙ VELOCE MA MENO NUTRIENTE. LA CARATTERISTICA PRINCIPALE DELLE VERDURE È QUELLA DI AVERE UN ALTO CONTENUTO DI ACQUA ( 80% CA.), MENTRE LIPIDI E CARBOIDRATI SONO CONTENUTI IN MINOR QUANTITÀ. ED ECCO SVELATO L’ARCANO: LE VERDURE SAZIANO, PUR AVENDO UN BASSISSIMO APPORTO CALORICO; RAGION PER CUI NON È NECESSARIO RICORRERE A SNACK O PRODOTTI FAST FOOD, INDUBBIAMENTE PIÙ SAPORITI, MA DI GRAN LUNGA PIÙ DANNOSI PER IL NOSTRO ORGANISMO. È FACILE CEDERE ALLA TENTAZIONE DI SOSTITUIRE AL PASTO, UN GROSSO CONO GELATO; MAGARI CON GUSTI ALLA FRUTTA, SOLO PER INGANNARE NOI STESSI CHE IN REALTÀ NON STIAMO COMMETTENDO UN PECCATO DI GOLA. ED È PROPRIO QUESTO IL FATALE ERRORE. SI AL GELATO! INDIPENDENTEMENTE DAL GUSTO, MA MAI COME PASTO INTERO. AVENDO UN INDICE DI SAZIETÀ MOLTO BASSO, IL CONSUMO DEV’ESSERE ATTENTAMENTE VALUTATO. L’ELEMENTO PRINCIPALE È IL LATTE, POI UOVA E ZUCCHERO . IL GELATO DOVREBBE ESSERE CONSIDERATO UNO SNACK, UNA MERENDA E NON UN PASTO RICCO DI NUTRIENTI NECESSARI AL NOSTRO SISTEMA. ATTENTI POI A NON FARLA DIVENTARE UN’ABITUDINE QUOTIDIANA! VI RITROVERETE CHILI DI TROPPO NELL’ARCO DI POCO TEMPO. GIÀ IL FILOSOFO FEURBACH ASSERIVA CHE: “SIAMO CIÒ CHE MANGIAMO”; E L’ESTATE È FORSE IL MOMENTO MIGLIORE PER “IMPARARE A NUTRIRSI”, SCEGLIENDO IN MANIERA APPURATA GLI ALIMENTI PER LA NOSTRA DIETA QUOTIDIANA. Ludovica Luisa De Muro
Sprecare significa buttare il cibo nella spazzatura ma anche mangiare cibo spazzatura, mangiare male. Cibo spazzatura e cibo nella spazzatura: il primo nuoce alla salute dell’uomo, il secondo danneggia la salute della natura. Ma le due “saluti” sono legate fra loro, a conferma dell’importanza e dell’intensità del rapporto uomo-ambiente, consumi-risorse, economia-ecologia. Se si produce e si consuma male, sarà la natura a farne le spese, finendo per colpire la salute dell’uomo. Il fatto è che, all’apparenza, la sensibilità rispetto al junk-food sembra essere aumentata negli ultimi anni. E l’onda della filosofia slow-food, del mercato contadino, della vendita diretta, della filiera corta e del chilometro-zero. Un’onda corta, che increspa soltanto il mare, segni di una sensibilità più superficiale che reale: sui grandi numeri, la crisi ha portato a una povertà non solo economica ma anche alimentare. E un circolo vizioso, assurdo, che va interrotto prima possibile. E l’unico modo per farlo è (ri)dare valore al cibo, anche a quello “medio”: è arrivato il momento di agire.
AUTORE Andrea Segrè insegna Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna dove è preside della Facoltà di Agraria e presidente di Last Minute Market, spin off accademico. Nel 2010 ha promosso la Campagna europea contro lo spreco. È direttore editoriale della rivista «451 via della letteratura, della scienza e dell’arte». Per Einaudi ha pubblicato Economia a colori (Vele, 2012).
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