Innovatori outsider
Nuovi modelli imprenditoriali per il capitalismo italiano
di Giulio Buciuni
Il Mulino editore
«L’imprenditorialità italiana si trova oggi di fronte a un bivio: o rinnova il proprio DNA o non potrà che avviarsi verso un lento declino...»
L’imprenditorialità italiana si trova oggi di fronte a un bivio: o rinnova il proprio DNA o non potrà che avviarsi verso un lento declino. I dati non lasciano spazio a interpretazioni: da un lato, abbiamo perso nell’ultimo decennio quasi 60.000 piccole imprese manifatturiere, quelle che a lungo hanno sostenuto la competitività del capitalismo industriale italiano; dall’altro, siamo un’economia che fatica a produrre nuove imprese tecnologiche di successo. A metà strada tra questi due modelli esiste però una terza via, che sembra poter ridare slancio all’imprenditorialità italiana. Si tratta dell’impresa plug-in, un’impresa che ha tutte le caratteristiche di una startup innovativa, ma opera all’interno delle aree industriali tradizionali. Dalle interviste che l’autore ha raccolto risulta evidente che questi giovani imprenditori portano rinnovamento e danno impulso anche alle attività che da più tempo operano sul territorio. L’auspicio è che questi innovatori outsider, ancora non abbastanza conosciuti benché presenti in tutto il Paese, riescano a indicare una possibile via di sviluppo e a ravvivare il capitalismo italiano.
Giulio Buciuni è professore associato presso il Trinity College di Dublino, dove insegna Imprenditorialità. I suoi studi si concentrano sulla geografia dell’innovazione e sulla formazione degli ecosistemi imprenditoriali; le sue ricerche sono state pubblicate su alcune delle principali riviste scientifiche come «Journal of Economic Geography» e «Global Strategy Journal». Per Il Mulino ha pubblicato «Periferie competitive» (con G. Corò, 2023).
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