mercoledì 17 dicembre 2025

Ghiaccio blu

Ghiaccio blu
di Pino Corrias
Fori scena Rcs

«È una storia americana quella di Joseph Paul Jernigan, trasformato dalla Scienza nell’Atlante digitalizzato del corpo umano. Il suo destino diventa una rivelazione quando due anni dopo si scopre che quel corpo apparteneva a un detenuto colpevole di omicidio, giustiziato nel…»

È una storia americana quella di Joseph Paul Jernigan, trasformato dalla Scienza nell’Atlante digitalizzato del corpo umano. La sua morte, anno 1993, è una labile traccia nel flusso della cronaca. Ma il suo destino diventa una rivelazione quando due anni dopo si scopre che quel corpo apparteneva a un detenuto colpevole di omicidio, giustiziato nel carcere di Huntsville, Texas.
Pino Corrias fa di quella rivelazione una traccia da seguire in un lungo viaggio – dal Texas a New York – dentro al cuore dell’America, per restituire a quel «Detenuto numero 699» la storia della sua vita e della sua morte. Ritrovare i luoghi dove ha vissuto. I testimoni che lo hanno conosciuto. Lo sceriffo che lo ha arrestato. Il giudice che l’ha giudicato. Sua madre e la sua donna. Compresi i detenuti che gli hanno respirato accanto. Tutte schegge disperse dal tempo, lungo le pianure e le solitudini, fino a ricomporre un reportage di straordinaria lucidità, sulla giustizia, sulla violenza, sulla vendetta come punizione e risarcimento delle vittime. Ma soprattutto sulla società americana, la luce che ancora irradia, i baratri che sempre di più ci spaventano. E lo fa parlandoci di una America che ancora ci riguarda, con i suoi miti, le sue contraddizioni, le sue insonni paranoie, così spesso a mano armata.
Scrisse Oreste del Buono nella prima edizione, anno 1997: «A Pino Corrias non è bastato il talento di inviato speciale, è divenuto di pagina in pagina sempre più scrittore nitido e feroce. L’inchiesta giornalistica è diventata un romanzo irresistibile di furore e pietà, soprattutto di pietà, che coinvolge il lettore e lo pone davanti a una scelta».

Pino Corrias ha lavorato per i maggiori quotidiani e settimanali italiani. Ha scritto per il teatro e la tv. Ha raccontato la storia di Luciano Bianciardi (Vita agra di un anarchico, 1993); ha raccontato Roma nel romanzo Dormiremo da vecchi e l’Italia nella raccolta di luoghi e di storie Nostra Incantevole Italia. Per la Rai ha prodotto La meglio gioventù. Scrive per «il Fatto Quotidiano» e «Vanity Fair». Vive tra Roma, Narni, Milano. E viaggia quando può.