sabato 6 ottobre 2007

Giacinto Facchetti, quando serve un esempio di integrità...


SE NO CHE GENTE SAREMMO
Giocare, resistere e altre cose imparate da mio padre Giacinto
di Gianfelice Facchetti

Nascere e crescere all’ombra tenace dell’olmo Facchetti è stata per Gianfelice una grande fortuna, ma anche una sfida stimolante e non sempre facile. Ripercorrendo la vita del padre Giacinto, leggenda calcistica e straordinario esempio di integrità, Gianfelice ci mostra che correndo ostinatamente dietro i propri sogni si può costruire una vita esemplare. Scorrono così, in un’emozionante moviola, le immagini del capitano dell’Italia che ha battuto la Germania 4 a 3, i grandi derby con la maglia dell’Inter, le sfide con il russo Cislenko, il magico mondo delle figurine e il calcio eroico di una volta. A Gianfelice tocca anche il compito di difendere il padre dall’attacco del sottobosco calcistico, e lo fa con sanguigna passione di figlio. E mentre i tristi giocolieri del fango svaniscono nel nulla, a stagliarsi esemplare all’orizzonte resta solo il gigante Facchetti, con il suo tronco tenace e il suo sorriso gentile protetto da una chioma sempre perfettamente pettinata. Perché si arrivi a segnare, la palla bisogna passarsela: questo libro è un lungo e affascinante assist tra un padre e un figlio e tra il figlio e i lettori. Il pallone che ci arriva è fatto di dignità, coscienza e lealtà, resistenza e pudore. Tocca a noi, adesso, saperlo giocare; per poi, un giorno, ripassarlo.

PRIMA PAGINA
"Lui era così: fermo e riflessivo perseguiva i suoi obiettivi con i tempi e gli spazi che trovava, sicuro prima o poi di farcela. «Ho sempre giocato per vincere. Anche da ragazzo, quando si giocava per strada si giocava per vincere. Non ho mai capito come si possa giocare e non cercare di vincere. Se non ci riesci, va bene, l’importante è sapere che hai fatto tutto il possibile», così pensava. Prima di scendere in campo si pettinava con cura, rilassato e precisissimo con quella sua fissazione per i capelli che proiettava anche su noi figli e sulle nostre acconciature che non gli andavano mai a genio. Poi entrava nel gioco e si sentiva pronto e preparato a combattere fino alla fine con tutta la sua gentilezza. Poteva non essere convinto di certe scelte, ma le rispettava. Così anche da dirigente e presidente. In fondo fu sotto la sua guida che tornammo a vincere..."

L'AUTORE Gianfelice Facchetti si è formato presso la scuola di teatro di Quelli di Grock. Dal 2000 collabora con diverse realtà teatrali educative come la Casa circondariale di Monza e l’Istituto dei ciechi di Milano, impegni che alterna al lavoro con la Compagnia teatrale Facchetti/De Pascalis, di cui è regista, autore e attore. Come attore ha recitato anche in fiction televisive, tra le quali Il grande Torino e Il Pirata. Marco Pantani, e in film per il cinema come L’aria del lago. Collabora con il Corriere della Sera.

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