mercoledì 31 ottobre 2007
Ugo Gregoretti. Un film, steso sulla carta in attesa d’un produttore...
LA STORIA SONO IO (con finale aperto)
di Ugo Gregoretti
«Un film, steso sulla carta in attesa d’un produttore, con già pronti dialoghi, regista e primattore.
Dentro c’è tutto Gregoretti: la svagata eleganza, il garbo fra ilare e amaro».
Nello Ajello
Mio padre aveva regalato ai nonni un grande televisore a 21 pollici che venne collocato in un punto strategico della sala da pranzo, nel tripudio generale delle donne di casa. Da quel giorno, anzi da quella sera, nonno Ugo cambiò posto a tavola, sedendosi davanti al televisore ma di spalle, lui davanti e il televisore dietro, e non recitò più l’Eneide ma sprofondò in un cupo silenzio, mentre alle sue spalle Mike Bongiorno colloquiava con i concorrenti di Lascia o Raddoppia mandando in visibilio la nonna, zia Adelina e la domestica. Mike Bongiorno aveva espropriato il nonno per sempre e senza rimedio del suo antico privilegio di essere l’unico centro dell’attenzione conviviale. Una sera Nicoletta Orsomando annunciò dal piccolo schermo, con un sorriso che non dimenticherò mai, il mio primissimo programma giornalistico, intitolato Semaforo…
Nicoletta Orsomando: Va ora in onda Semaforo, un programma di Ugo Gregoretti.
Nonno Ugo, che non vedeva la tv ma era costretto ad ascoltarla, nel sentire il suo nome ebbe un sussulto violento, lasciò cadere una posata e domandò a mia nonna con accenti di autentica sofferenza:
Nonno Ugo: Maria! Qualcuno non penserà per caso che sia io?!
Lo rassicurammo: non sarebbe stato possibile che qualcuno lo pensasse. Ma lui non ne fu mai certo.
L'AUTORE Ugo Gregoretti (Roma, 28 settembre 1930) è un regista, giornalista, drammaturgo e intellettuale italiano. Arguto e ironico osservatore di costume in televisione (da Controfagotto, 1960, a Il Circolo Pickwick, 1968, alle serie parodistiche Romanzo popolare italiano, 1975, e Uova fatali, 1977, all'omaggio a Zavattini scrittore, 1982, all'inchiesta Sottotraccia, 1991, dedicata all'Italia “minore” e seminascosta), ha dato tra l'altro al cinema I nuovi angeli (1962), film-inchiesta sui giovani, l'apologo fantascientifico Omicron (1963), due documentari (Apollon, una fabbrica occupata, 1969; Contratto, 1971) e l'autobiografico Maggio musicale (1990). Ha svolto anche attività di regista teatrale e ha diretto, dal 1985 al 1989, il Teatro Stabile di Torino. Nel 1998 ha messo in scena Purgatorio 98, una versione rivisitata del Purgatorio di Dante, che contiene elementi di contaminazione come l'uso del dialetto napoletano.
Nel 2006 ha pubblicato la sua autobiografia: Finale aperto. Il 15 maggio 2009 gli è stato consegnato il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, conferito alla carriera, quale "giornalista, autore teatrale e televisivo, regista, attore, sempre uomo d'alto impegno intellettuale e civile"
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