LE PAROLE CHE NON SO DIRE
di Roberto Orsatti
(descrizione data dall'autore)
L'autore di quest'opera di scorrevole lettura e insieme di mirabile profondità disegna un mondo fatto di connessioni e interdipendenze tra gli esseri umani: dalla sfera degli affetti più privati, a quella delle relazioni sociali, fino al più ampio contesto di una società in cui l'egoismo individualista è non solo miope, ma anacronistico. Le parole che non sa dire Roberto Orsatti le scrive, regalandole alla pagina con naturalezza e sincerità spiazzante. Nel corso dell'intera silloge una voluta semplicità di strutture, sintassi e lessico si combina a una notevole profondità di pensiero, a un'originale ma mai cervellotica analisi del mondo, e insieme a un'attitudine schietta nell'esposizione. Le parole che non so dire, ci confida l'autore nella nota conclusiva dell'opera, sono un dono alle persone che più ama, sono un ponte gettato sull'incomunicabilità che spesso affligge il quotidiano, sono un ringraziamento; ma sono anche un grido di protesta contro le ingiustizie che ci circondano. Grazie alla scrittura, le parole negate all'oralità - per timidezza, stanchezza o paura, oppure per l'assenza di canali di comunicazione adeguati - trovano la loro collocazione e arrivano fino a noi, chiare e dirette.
(dalla prefazione)
L'AUTORE Roberto Orsatti è nato a Ferrara nel 1959. Trasferitosi a Roma fin da bambino, vive e lavora nella capitale. Ha lavorato come postino e insegnante di scuola media ed è attualmente collaboratore tecnico per l'Istituto Superiore di Sanità. Ha svolto per diversi anni e svolge tuttora attività politica e sindacale, scrivendo anche su alcuni giornali e blog della rete. Con Le parole che non so dire pubblica la sua prima silloge, in attesa di terminare il romanzo che da sempre ha nel cassetto.
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