mercoledì 16 novembre 2011

Ibra, una canaglia di talento e con il cuore tenero...






IO, IBRA
di Zlatan Ibrahimović

Da bambino la madre picchiava il piccolo Zlatan con un cucchiaio di legno, rompendoglielo in testa. Lui si consolava rubando biciclette e lasciando a bocca aperta i ragazzi più grandi con il pallone tra i piedi. All'Ajax lo accusarono di aver causato di proposito l'infortunio di un compagno che gli toglieva spazio. Nell'agosto del 2006 scandalizzò l'Italia lasciando la Juventus per l'Inter in piena Calciopoli. Tre anni e altrettanti scudetti dopo volò verso la squadra dei suoi sogni, il Barcellona, ma con Guardiola il rapporto non decollò. Dietro l'angolo c'era l'ennesimo colpo di teatro e il ritorno a Milano, stavolta con la maglia rossonera... In "Solo Dio può giudicarmi" - dichiarazione tatuata sul suo fianco sinistro - Zlatan Ibrahimovic racconta per la prima volta i suoi numeri fuori e dentro il campo, gioie e follie di una vita sempre sopra le righe.

L'AUTORE Zlatan Ibrahimović (Malmö, 3 ottobre 1981) è un calciatore svedese, attaccante del Milan e della Nazionale svedese. Considerato uno degli attaccanti più forti e completi al mondo,è l'unico svedese ad aver vinto il Guldbollen per sei volte, di cui cinque consecutive. È stato inoltre, quando militava nell'Inter con un ingaggio di 12 milioni di euro a stagione, il calciatore più pagato del mondo.

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