venerdì 24 maggio 2013
Julian Assange. Il libro è un atto di accusa verso Internet
INTERNET E' IL NEMICO.
Conversazione con Jacob Appelbaum, Andy Muller-Maguhn e Jeremie Zimmermann
di Julian Assange
Il libro è un atto di accusa verso Internet. Da strumento straordinario di comunicazione e innovazione si sta trasformando in una potentissima macchina di censura e oppressione. Le ragioni di questo cambiamento vanno rintracciate nella crescita esponenziale della sorveglianza digitale e nella sua commercializzazione; nella mancanza di consapevolezza degli utenti sulle tecnologie utilizzate, nella censura e nella costante "militarizzazione del cyberspazio", nuovo campo di battaglia anche per le guerre tradizionali. Lo sviluppo dell'industria della sorveglianza digitale (e il suo utilizzo sempre più esteso da parte dei governi e delle corporation) ha portato a una nuova fase di "sorveglianza strategica" in cui si tiene memoria di qualsiasi informazione, da scandagliare in seguito alla ricerca di materiale sensibile. Una sorveglianza cui chiunque, anche semplicemente stando su Facebook, è esposto, rendendo intercettabile qualsiasi comunicazione privata. In particolari contesti come la Libia o la Siria, per esempio, la sorveglianza diventa un'arma a tutti gli effetti. L'esposizione a questo pericolo è resa ancor più semplice dall'attività di "spionaggio" realizzata legalmente dal settore privato quando interpellato dalle autorità. Google, Facebook e Twitter si sono trasformati in "polizie segrete privatizzate".
L'AUTORE Julian Assange, si definisce un anarchico e un libertario. I genitori si conobbero durante una manifestazione contro la guerra in Vietnam. Verso la fine degli anni ottanta diviene membro di un gruppo di hackers noto come "International Subversives" (Sovversivi internazionali) con lo pseudonimo di "Mendax" (da una frase di Orazio: "magnificamente mendace"). Nel 1991 subisce un'irruzione nella sua casa di Melbourne da parte della polizia federale australiana con l'accusa di essersi infiltrato in vari computer appartenenti a un'università australiana e nel sistema informatico del Dipartimento della difesa americano. Nel 1992 gli vengono rivolti ventiquattro capi di accusa di hacking. Nasce qui il mito di Julian Assange.
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