Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “dopopadri”. Gli sdraiati è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
L’AUTORE Michele Serra Errante è nato a Roma (1954) e cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. Scrive su “la Repubblica”, “L’Espresso”, “Vanity Fair”. Scrive per il teatro e per la televisione. Nel 1989 ha fondato il settimanale satirico “Cuore”. Per Feltrinelli ha pubblicato due raccolte di poesie (Poetastro nel 1993 e Canzoni politiche nel 2000), un romanzo (Il ragazzo mucca, 1997), due libri di racconti (Il nuovo che avanza nel 1989 e Cerimonie nel 2002), tre raccolte di corsivi (Che tempo fa nel 1999, Tutti i santi giorni nel 2006 e Breviario comico nel 2008), un reportage di viaggio (Tutti al mare, 1990) e una raccolta di falsi d’autore (44 falsi, 1991).
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