“Il più grande portiere del mondo – uno dei quattro o cinque che resteranno per sempre nell’immaginario mondiale del football – si racconta come se scrivesse un romanzo. Ci sono date, ma non sempre, ci sono nomi, quelli sì, ricordi, immagini. C’è l’umanità di un grande campione che ha vinto e sbagliato e sa affrontare con coraggio tutte le situazioni, anche quelle negative.”
— dall’introduzione di Roberto Perrone
— dall’introduzione di Roberto Perrone
A trent’anni, dopo aver provato l’emozione di stringere tra le mani la Coppa del Mondo — e qualche mese più tardi suo figlio Louis Thomas —, dopo essere stato incoronato “portiere più bravo del mondo”, numero uno dei numeri uno, Gigi Buffon ha deciso di raccontarsi, con l’aiuto di uno dei migliori scrittori di sport e suo amico: Roberto Perrone.
L’autobiografia ripercorre tutta la sua giovane e straordinaria vita: dall’infanzia in una famiglia di sportivi — il padre Adriano, la madre Stella, le sorelle Guendalina e Veronica hanno indossato tutti, come lui, la maglia azzurra —, ai suoi primi momenti in porta (forse non tutti sanno che all’inizio della carriera calcistica Gigi non indossava i guantoni). Dall’esordio in serie A, non ancora diciassettenne, con il Parma, all’approdo in Juventus, dai momenti bui di Calciopoli a quelli tesissimi e poi gloriosi del Mondiale 2006.
Ma Gigi racconta anche, con sincerità, tenerezza e ironia, dei suoi giochi di bambino, dei suoi primi amori, degli errori, delle polemiche, degli amici più cari, dell’incontro con Alena e della conquista più grande: diventare padre. E — come gli extra di un film — conclude la sua storia regalando ai lettori le più belle foto che scandiscono i momenti importanti, dal battesimo alla notte dei Mondiali, e le sue personalissime classifiche, i suoi “numeri uno”: gli sportivi più amati, le squadre in cui avrebbe voluto giocare, i più grandi rimpianti, le partite della sua vita…
L’autobiografia ripercorre tutta la sua giovane e straordinaria vita: dall’infanzia in una famiglia di sportivi — il padre Adriano, la madre Stella, le sorelle Guendalina e Veronica hanno indossato tutti, come lui, la maglia azzurra —, ai suoi primi momenti in porta (forse non tutti sanno che all’inizio della carriera calcistica Gigi non indossava i guantoni). Dall’esordio in serie A, non ancora diciassettenne, con il Parma, all’approdo in Juventus, dai momenti bui di Calciopoli a quelli tesissimi e poi gloriosi del Mondiale 2006.
Ma Gigi racconta anche, con sincerità, tenerezza e ironia, dei suoi giochi di bambino, dei suoi primi amori, degli errori, delle polemiche, degli amici più cari, dell’incontro con Alena e della conquista più grande: diventare padre. E — come gli extra di un film — conclude la sua storia regalando ai lettori le più belle foto che scandiscono i momenti importanti, dal battesimo alla notte dei Mondiali, e le sue personalissime classifiche, i suoi “numeri uno”: gli sportivi più amati, le squadre in cui avrebbe voluto giocare, i più grandi rimpianti, le partite della sua vita…
GLI AUTORI
Gigi Buffon (Carrara, 1978) ha esordito in serie A nel Parma a soli diciassette anni. Portiere della Juventus e della Nazionale italiana, con la quale ha vinto il Mondiale 2006, è considerato uno dei più forti numeri uno della storia.
Gigi Buffon (Carrara, 1978) ha esordito in serie A nel Parma a soli diciassette anni. Portiere della Juventus e della Nazionale italiana, con la quale ha vinto il Mondiale 2006, è considerato uno dei più forti numeri uno della storia.
Roberto Perrone vive a Milano, ma è nato in Liguria dove ha una casa in collina con forno a legna da cui sua moglie estrae una focaccia al formaggio da forti emozioni. Lavora al “Corriere della Sera” dove scrive di sport, cucina e viaggi. Ha pubblicato tre romanzi: Zamora e La Lunga (Garzanti) e Averti trovato ora (Mondadori), oltre alla serie per ragazzi “Banana Football Club” e a quattro libri di ricette per tifosi di calcio tutti editi da Fabbri. Gli piacciono i buoni ristoranti, il formaggio, i sigari toscani e le belle storie. Come quella di Gigi Buffon.
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