La sceneggiatura del film che si legge come un romanzo.
L’amicizia, il desiderio, l’arte, l’avventura di due amici che sfidano il passare del tempo. «Dell’infanzia non mi ricordo proprio niente. Solo una cosa continuo a ricordarla.» «Quale?» «Il momento preciso in cui ho imparato ad andare in bicicletta. Sarò banale, ma che felicità! Proprio la felicità! E stamattina, come per incanto, per la prima volta, mi sono ricordato anche il momento successivo.» «Il momento in cui sei caduto.» «Come cazzo fai a saperlo?» «È stato così per tutti. Impari a fare una cosa, sei felice, e ti dimentichi di frenare.» «Non è una grande metafora della vita?» «Ora non traiamo conclusioni affrettate, Mick.» Proprio allora un ragazzino di undici anni passa in sella a una mountain bike. Fa tutta la strada su una sola ruota, in velocità, silenzioso come un fantasma. I due amici si voltano a guardarlo, estasiati. Poi Fred riflette e dice: «Sai una cosa Mick?». «Cosa?» «Io e te, secondo me, non moriremo mai.»
AUTORE Paolo Sorrentino ha pubblicato Hanno tutti ragione (2010), finalista al premio Strega, e Tony Pagoda e i suoi amici (2012). Con La grande Bellezza (2013) ha vinto il premio Oscar come miglior film straniero. Il suo ultimo film è Youth.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.