Dalla TV all’intelligenza artificiale
di Anna Maria Lorusso
La Nave di Teseo editore
«Perché ci appassionano tanto i reality show? Cosa ci attira nell’ascoltare le storie di cronaca nera? Com’è possibile che le teorie cospiratorie e le fake news abbiano tanto seguito? E come tutto questo ha cambiato il nostro senso della realtà?»
Perché ci appassionano tanto i reality show? Cosa ci attira nell’ascoltare le storie di cronaca nera? Com’è possibile che le teorie cospiratorie e le fake news abbiano tanto seguito? E come tutto questo ha cambiato il nostro senso della realtà?
Attraverso quattro esempi – la televisione dei reality, il true crime, i documentari cospirazionisti e i video creati dall’intelligenza artificiale – questo libro offre una riflessione critica e politica su come i concetti di realtà e verità siano oggi messi continuamente alla prova.
Ogni giorno, sui social e nei media tradizionali, verità alternative ma verosimili mettono in discussione alcuni dei capisaldi del pensiero occidentale (primo fra tutti il principio di non contraddizione), alimentando così una cultura che non sa più distinguere tra ciò che è reale e ciò che è messo in scena, o inventato, virtuale o finzionale. Che si tratti delle vicende di una coppia vip raccontate come una serie tv, o di un omicidio reale raccontato come un noir, o di video virali creati dalla IA, siamo colpiti dal loro contenuto “interessante”, senza interrogarci sulla loro corrispondenza al reale. E così l’intelligenza artificiale non fa che metterci di fronte a un’abitudine all’irrealtà cui ci siamo narcotizzati da tempo.
Attraversando la cultura pop contemporanea (film, serie, podcast, contenuti virali) e le lezioni di Roland Barthes, Jean Baudrillard, Umberto Eco, questo libro denuncia la perdita del senso della realtà a cui sembriamo condannati, e prova a offrire gli strumenti per tornare coi piedi per terra, prima che sia troppo tardi.
Anna Maria Lorusso è professoressa ordinaria nel settore di Filosofia e teoria dei linguaggi. Insegna Semiotica presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Le sue principali aree di ricerca riguardano l’informazione e la semiotica della cultura. Fra i suoi libri: Postverità. Fra reality tv, social media e storytelling, 2018; L’utilità del senso comune, 2022; Dalla Storia alla Memoria. Il discorso storico nei media all’epoca della postverità, 2025. Scrive per la “Domenica del Sole24ore”, “Domani”, “doppiozero”.
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