A che età mettere nelle mani del figlio un tablet? Quante ore di computer al giorno consentire? Che cosa dirgli se si scopre che visita siti non adatti alla sua età? Sono questi i dubbi e le domande che assillano padri e madri preoccupati dell’effetto delle nuove tecnologie sullo sviluppo fisico, intellettivo, scolastico ed emotivo dei loro figli, i cosiddetti «nativi digitali», esponenti della nuova «generazione tablet». Cresciuti in un ambiente sempre più affollato di nuovi media (tablet, smartphone, PC), che hanno imparato a conoscere fin dai primi mesi di vita, sono perennemente connessi e stabiliscono e coltivano relazioni e legami d’amicizia attraverso i social network (WhatsApp, Mypage, Twigis). Ed è proprio il timore di un’eccessiva dipendenza dai rapporti virtuali e di un pericoloso allontanamento dalla realtà che porta spesso i genitori a controllare ossessivamente, o addirittura a proibire, l’uso di cellulari e videogiochi, un atteggiamento che in genere è frutto di un fondamentale disorientamento. Prendendo atto della profonda rivoluzione culturale innescata da Internet e dal progresso tecnologico nel campo delle telecomunicazioni, Katia Provantini e Maria Longoni ne illustrano tutte le problematicità e le insidie, ma insieme, analizzando con cura le fasi della crescita psicofisica e delle modalità di apprendimento da zero a dodici anni, ne sottolineano i numerosi aspetti positivi, anche in questa fascia d’età. E indicano ai genitori come accompagnare passo passo i loro ragazzi in tali esperienze, come aiutarli a scegliere in modo consapevole e come stimolarli, attraverso un dialogo costante, a sviluppare il senso critico e a raggiungere la necessaria «saggezza digitale». È un impegno indubbiamente gravoso, che richiede pazienza e fermezza, intelligenza e sensibilità. Ma si tratta di uno sforzo che, come emerge dal racconto di numerose testimonianze ed esperienze concrete, viene quasi sempre ripagato dal successo, perché la qualità della relazione con i figli resta «uno dei maggiori fattori di protezione» per il loro equilibrio psichico.
AUTORE Katia Provantini, psicologa, vive e lavora tra Padova e Milano. Presidente della Cooperativa Minotauro, coordina le équipe Apprendimento e orientamento e dei Laboratori. Svolge attività di consultazione con adolescenti, genitori e coppie in crisi e attività di formazione e supervisione a docenti e psicologi. Coordina progetti di rete per la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica in collaborazione con comuni ed enti locali. Ha scritto, con Anna Arcari, La scelta giusta. Orientarsi dopo la terza media (2009) e ha curato, con Elena Riva, Padri, madri, figli adolescenti (2012).
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