Sostengono in molti che negli ultimi decenni l’arte del corteggiamento si sia estinta, pare che non resti molto altro al suo posto, se non infiniti (e a volte squallidi) discorsi sul sesso e sull’intimità. Nessuno è più capace di fare un complimento, l’amore romantico è stato deprezzato e consiste ormai in un vago pasticcio di tenerezze, vanità, superstizioni e sogni. Perché non ripartire dunque da uno “studio” approfondito sul come e sul perché l’uomo abbia cercato di abbellire, sublimare e magnificare con le arti dell’amore quell’istinto tutto animalesco che garantisce la (sovra)popolazione del pianeta? Pubblicato per la prima volta nel 1954, questo saggio di E.S. Turner, celebre giornalista e scrittore inglese, descrive l’evoluzione delle tecniche di corteggiamento nel corso dei secoli a partire dall’età della pietra, quando gli uomini trascinavano le donne per i capelli e le costringevano a un “matrimonio per cattura”, fino a tempi più “moderni” in cui gli innamorati si incontravano al cinematografo e si rifugiavano nell’automobile per consumare i loro incontri amorosi. Se da un punto di vista strettamente biologico il “corteggiamento” è parte dell’istinto riproduttivo della specie, la società moderna, ammantandolo di fascino e mistero, ne ha fatto una interessante attività ricreativa, carica di significati e spunti che prima di ogni altra cosa rivelano lo spirito del tempo, le aspirazioni e le preferenze dei protagonisti di questo gioco amoroso a cui sembra assai difficile rinunciare.
AUTORE E. S. Turner Noto giornalista e scrittore britannico, ha collaborato per circa cinquant’anni al settimanale umoristico «The Punch». Famoso per la sua capacità di descrivere con ironia la società inglese, ha conquistato il successo nel 1948 con il volume Boys Will Be Boys nel quale raccoglieva le truculente storie amate dal pubblico dei “penny papers”. Il libro venne ristampato due volte nella prima settimana di pubblicazione e segnò l’avvento di un nuovo genere letterario, quello della storia sociale popolare. Oltre a pubblicare articoli con numerose testate inglesi, tra cui il «Times Literary Supplement» e la «London Review of Books», Turner ha scritto numerosi saggi e due romanzi con lo pseudonimo di Rupert Lang.
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