martedì 9 giugno 2015

MASSIMO FERRERO ED È NATO E CRESCIUTO AL TESTACCIO, “SENZA ARTE NÉ PARTE, DA ’NA MADRE CHE LO LAVAVA COR SAPONE DE MARSIGLIA COME FOSSE UNO STRACCIO, SPERANDO DI LEVARGLI DI DOSSO L’ODORE DIGNITOSO DELLA POVERTÀ”. MASSIMO FERRERO, PER TUTTI ER VIPERETTA, DI STRADA NE HA FATTA TANTA, SEMPRE CON IRRIDUCIBILE FANTASIA, CON PASSIONE, ORGOGLIO, PUREZZA E GENIALE INCOSCIENZA, PASSANDO ATTRAVERSO UN’INFINITÀ DI LAVORI FUORI E DENTRO IL MONDO DEL CINEMA. UNA VITA AL MASSIMO, SCRITTO CON ALESSANDRO ALCIATO, È UN RACCONTO SINCERO E DIVERTENTISSIMO, IL FILM DI UN’ESISTENZA INCREDIBILE, UN INNO ALLA GIOIA SFRENATA IN UN MONDO OSSESSIONATO DAL POLITICALLY CORRECT, UN DISSACRANTE INVITO AL CARPE DIEM: PERCHÉ “UN LIBRO SI PUÒ RISCRIVERE, UN QUADRO SI PUÒ RIDIPINGERE, MA IL FILM DELLA TUA VITA NON SI RIPETERÀ MAI PIÙ”. (redazione)

UNA VITA AL MASSIMO
di Massimo Ferrero con Alessandro Alciato
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
Quante vite diverse può vivere un uomo, quante idee possono stare dentro la sua testa, quanti sogni può sognare? Tantissimi, praticamente infiniti, se quell’uomo, anzi, quel Presidente, si chiama Massimo Ferrero ed è nato e cresciuto al Testaccio, “senza arte né parte, da ’na madre che lo lavava cor sapone de Marsiglia come fosse uno straccio, sperando di levargli di dosso l’odore dignitoso della povertà”. Massimo Ferrero, per tutti er Viperetta, di strada ne ha fatta tanta, sempre con irriducibile fantasia, con passione, orgoglio, purezza e geniale incoscienza, passando attraverso un’infinità di lavori fuori e dentro il mondo del cinema. Da quando, da bambino, accompagnava il suo amico Giuliano Gemma a Cinecittà e si nascondeva nelle ceste colme di abiti di scena per respirare l’odore del set a quando, già assistente di produzione, aiutò Dino Risi a girare una scena de La stanza del vescovo in una chiesa che prima di allora era stata vietata a tutti. Fino a sfiorare una parte nel Satyricon di Fellini, a stringere la mano a Fidel Castro (“il Lider Máximo con il Massimo leader”), transitando da alcune perizie particolari nei casting di Tinto Brass… Per arrivare infine al sogno più pazzo e più bello: la Sampdoria, tanto amata che “mi ci volevo comprare una casa a Sampdoria, ma dice che non ci sono, che non è una città, ma io prima o poi la città di Sampdoria la fondo”. Una vita al massimo, scritto con Alessandro Alciato, è un racconto sincero e divertentissimo, il film di un’esistenza incredibile, un inno alla gioia sfrenata in un mondo ossessionato dal politically correct, un dissacrante invito al carpe diem: perché “un libro si può riscrivere, un quadro si può ridipingere, ma il film della tua vita non si ripeterà mai più”.
AUTORE Massimo Ferrero nasce il 5 agosto 1951 a Roma, dove vive e lavora nell’ambiente dello spettacolo fin da bambino. Appena diciottenne inizia la carriera in produzione e ne percorre tutto l’iter, sino a ricoprire prima il ruolo di Direttore di Produzione, poi quello di Organizzatore Generale e successivamente di Produttore Esecutivo. Nel 1994 inizia la sua attività di Produttore Indipendente e nel 1996 produce il primo di una lunga serie di film, caratterizzata da importanti riconoscimenti anche a livello televisivo. La sua grande passione per il cinema si è consacrata con l’acquisizione delle sessanta sale cinematografiche che costituiscono il Ferrero Cinemas Group, e tra queste lo storico cinema Adriano di Roma, è diventato un punto di riferimento per prime di grande prestigio. Dal giugno del 2014 è il presidente della U. C. Sampdoria.

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