giovedì 28 maggio 2015

«LA POLITICA È DESIDERIO. FARE POLITICA NEL XXI SECOLO È CAPIRE LE CONDIZIONI DI SFRUTTAMENTO DELL’OPERAIO CINESE, LA NEGAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIO DELLA STUDENTESSA SPAGNOLA, I PROBLEMI DI SALUBRITÀ NELLE FAVELAS DI RIO DI JANEIRO, LA PRECARIETÀ DEL RICERCATORE ITALIANO O LA RABBIA DEL GAY RUSSO. LA POLITICA È DESIDERARE DI ESSERE LA PARTE CHE CREA UN ALTRO MONDO». (redazione)

PODEMOS
La sinistra spagnola oltre la sinistra
di Matteo Pucciarelli e Giacomo Russo Spena
Edizioni Alegre
euro: 10,20
È stata la sorpresa delle ultime elezioni europee in Spagna e i sondaggi la proiettano oltre il 25%, prima forza politica del paese. Una esplosione che ha visto i suoi iscritti online arrivare in pochi mesi quasi a 300 mila.
In Italia sono definiti “i grillini spagnoli”. Se le somiglianze sono innegabili, le differenze però sono di più. Podemos nasce dalla rivolta contro la “casta”, ma soprattutto dall’onda lunga del movimento degli indignados. Il suo gruppo dirigente proviene per formazione e cultura dal variegato mondo della sinistra radicale, e in Europa ha deciso di stare con il gruppo di Alexis Tsipras, di cui condividono il programma anti-austerity. Ma preferiscono presentarsi come “né di destra né di sinistra”, privilegiando la metafora del “basso contro l’alto”, del 99% contro l’1%. Nei circoli di Podemos non si trovano i poster di Che Guevara o del subcomandante Marcos ma solo manifesti viola, il colore della ribellione, con sopra un cerchio bianco a raffigurare il potere decisionale diffuso.
«Di “unire la sinistra” non me ne importa nulla», ripete spesso il leader del movimento Pablo Iglesias, «noi siamo per l’unità popolare». Di fronte alla sconfitta storica della sinistra, preferiscono ripartire da zero. In un intreccio ideologico che tiene insieme Antonio Gramsci e il teorico populista Ernesto Laclau, le forme più classiche e assembleari dei movimenti con la centralità della rete, l’idea della democrazia diretta con un leaderismo molto forte. Iglesias, “el coleta”, è un personaggio politico anomalo, con aspetti affascinanti e contraddizioni evidenti, e fa paura all’establishment finanziario. Un fenomeno che non mancherà di esercitare un forte impatto sul dibattito della sinistra ma anche sui destini dell’Unione europea.
«La politica è desiderio. Fare politica nel XXI secolo è capire le condizioni di sfruttamento dell’operaio cinese, la negazione del diritto allo studio della studentessa spagnola, i problemi di salubrità nelle favelas di Rio di Janeiro, la precarietà del ricercatore italiano o la rabbia del gay russo. La politica è desiderare di essere la parte che crea un altro mondo».
AUTORI
Matteo Pucciarelli, giornalista di Repubblica e collaboratore di Micromega, è autore dei libri Gli ultimi mohicani. Una storia di Democrazia proletaria (Alegre 2011), L’armata di Grillo. Radiografia del movimento Cinque stelle (Alegre 2012) e insieme a Giacomo Russo Spena di Tsipras chi? Il leader greco che vuole rifare l’Europa (Alegre 2014).
Giacomo Russo Spena, giornalista di Micromega, è stato redattore de il manifesto. Ha scritto con Daniele Nalbone Ripuliti. Postfascisti durante e dopo Berlusconi (Castelvecchi 2012) ed è autore con Matteo Pucciarelli di Tsipras chi? Il leader greco che vuole rifare l’Europa (Alegre 2014).

mercoledì 27 maggio 2015

NON GUARDERETE MAI PIÙ DA UN FINESTRINO DEL TRENO CON GLI STESSI OCCHI... QUEL VIAGGIO SEMPRE UGUALE È IL MOMENTO PREFERITO DELLA SUA GIORNATA. SEDUTA ACCANTO AL FINESTRINO, PUÒ OSSERVARE, NON VISTA, LE CASE E LE STRADE CHE SCORRONO FUORI E, QUANDO IL TRENO SI FERMA PUNTUALMENTE A UNO STOP, PUÒ SPIARE UNA COPPIA, UN UOMO E UNA DONNA SENZA NOME CHE OGNI MATTINA FANNO COLAZIONE IN VERANDA. UN APPUNTAMENTO CUI RACHEL, NELLA SUA SOLITUDINE, SI È AFFEZIONATA. LI OSSERVA, IMMAGINA LE LORO VITE, HA PERFINO DATO LORO UN NOME: PER LEI, SONO JESS E JASON, LA COPPIA PERFETTA DALLA VITA PERFETTA. NON COME LA SUA. MA UNA MATTINA RACHEL... (redazione)

LA RAGAZZA DEL TRENO
di Paula Hawkins
Edizioni Piemme
ebook euro: 8,99
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel? Nelle mani sapienti di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. Decisamente il debutto dell’anno, ai vertici di tutte le classifiche.
AUTRICE Paula Hawkins ha lavorato quindici anni come giornalista prima di dedicarsi alla scrittura. La ragazza del treno è il suo primo thriller. Venduto agli editori di tutto il mondo prima ancora dell’uscita, è stato opzionato da Dreamworks.

QUESTO IL LIBRO CHE HA SCOPERECHIATO IL PENTOLONE E DATO IL VIA ALL’INCHIESTA E ALLO SCANDALO. CENTO MILIONI DI TANGENTI IN 20 ANNI. QUESTA L’ACCUSA CHE HA PORTATO ALL’ARRESTO DI BUONA PARTE DEI VERTICI DELLA FIFA. L’OPERAZIONE DELLE AUTORITÀ SVIZZERE È SCATTATA ALL’ALBA E HA PORTATO ALL’ARRESTO DI SEI PERSONE CHE SARANNO ESTRADATE NEGLI USA DOVE DOVRANNO RISPONDERE DI CORRUZIONE, FRODE E ASSOCIAZIONE A DELINQUERE. LA RETATA È AVVENUTA AL BAUR AU LAC HOTEL DOVE I LEADER DELL’ORGANISMO CHE GOVERNA IL CALCIO MONDIALE SONO RIUNITI PER IL LORO MEETING ANNUALE. LE ACCUSE DI CORRUZIONE MOSSE DALLE AUTORITÀ AMERICANE COPRONO UN ARCO TEMPORALE DI 20 ANNI E RIGUARDANO PRINCIPALMENTE IL SUD AMERICA di Luca Pisapia

QATAR 2022
Gestione e pianificazione della Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022
di Albaraa Raed
BookBaby Editore
euro: 3,03
Il libro si concentra sulle pianificazioni sui progetti e sulle sfide per la gestione amministrativa per arrivare ai mondiali di calcio di Qatar FIFA 2022. Nasce un’inchiesta sulle strategie che stanno per affrontare i responsabili del progetto in termini di attività di ingegneria, sistemi di gestione amministrativa i contratti di sponsorizzazione e i diritti televisivi. L’indagine nasce dall’assegnazione degli appalti per la costruzione degli impianti. Lo scopo di questa ricerca è quello di capire quali vantaggi reali otterrà a manifestazione terminata il paese Qatar. Capire se il paese avrà vantaggi dal turismo dallo sport e dai servizi di marketing per esso.
D’altra parte, una revisione sulla gestione e gli aspetti principali di contratti e convenzioni contraenti è stata presa in questo lavoro di ricerca. L’autore ha fatto una ricerca sui principali temi del progetto per l’industria del Qatar. Tuttavia, una dettagliata analisi è stata presa per ogni parte del sondaggio poi illustrato in un capitolo con tutti i dettagli della sitazione dell’industria oggi, e dove dovrebbe essere? E come arrivarci? Poi un riassuntoche comprende le conclusioni e raccomandazioni. Lo scopo di questo libro è quello di individuare gli le possibilita di successo delprogetto. Illustra ampiamente i punti deboli del progetto Qatar FIFA 2022 e quali sono i problemi che le parti interessate dovrebbero affrontare. Si è giunti alla conclusione che la costruzione ha una speciali esigenze di pianificazione, tra cui l’innovazione e l’efficacia della comunicazione. L’autore ha discusso del profilo Paese del Qatar per dare un’idea al lettore sul paese in generale e l’economia come si trova oggi. Nella gestione amministrativa si è concluso che l’industria ha alcuni problemi e che avrebbe avuto bisogno di alcuni miglioramenti prima di assegnare la manifestazione a questo paese. Il progetto del Qatar FIFA 2022 ha grande appeal a livello locale e internazionale. Si devono superare alcune cattive abitudini culturali che tralasciare alcuni aspetti fondamentali. Queste differenze culturali possono causare questioni legali che provocherebbero costi aggiuntivi e ritardi per il progetto Qatar FIFA 2022. E ‘stato generalizzato che l’innovazione ha avuto un grande impatto sulla proposta che il Qatar ha presentato nel dicembre 2010 alla FIFA. Tuttavia, il governo del Qatar dovrebbe motivare l’innovazione, offrendo nuove opportunità ai ricercatori e ingegneri nel mercato. Il turismo sportivo ha un grande impatto sull’immagine e la commercializzazione di servizi dei paesi, opportunità che il governo del Qatar non deve farsi sfuggire se vuole raggiungere i suoi obiettivi d’immagine internazionale.
AUTORE Mohammed Abdullah, noto anche come Abu al-Baraa el-Azdi, è un yemenita membro militante e dello Stato islamico dell’Iraq e il Levante

martedì 26 maggio 2015

COME SPESSO ACCADE NEI FESTIVAL CINEMATOGRAFICI, DOPO UN PO' SI È COLTI DALLA SINDROME DELLA "RIFFA PER L'UOVO DI PASQUA". LA SINDROME DELLA RIFFA ERA UNA PATOLOGIA MOLTO IN VOGA NEL SECOLO SCORSO, E SI SVOLGEVA PERLOPIÙ NEI BAR SPORT DELLE CITTADINE DI PROVINCIA. VENIVA POSTO IN PALIO UN UOVO DI CIOCCOLATA ALTO PIÙ DI UN METRO E MEZZO E VENIVANO MESSI IN VENDITA I BIGLIETTI NEL MESE PRECEDENTE ALL'ESTRAZIONE CHE AVVENIVA IL GIORNO PRIMA DELLA FESTA. L'ATTESA ERA SPESSO SPASMODICA CONVULSA E FEBBRICITANTE E I BIGLIETTI ANDAVANO VIA COME IL SILICONE PER LE LABBRA DELLA PARIETTI. SI VOCIFERA CHE ALCUNI GESTORI DI BAR SPORT DOPO DUE O TRE RIFFE SIAMO SCAPPATI CON IL BOTTINO, ED UNO DI QUESTI SI È COMPRATO UNA SQUADRA DI CALCIO UNA DI FORMULA UNO E ORA GALLEGGIA CON IL SUO YACHT DAVANTI AL PORTO DI MONTECARLO. FORSE ORA SI È SPOSATO CON UNA SUBRETTINA COINVOLTA NELLO SCANDALO DI VALLETTOPOLI. PER TORNARE AL PREMIO, L'UOVO VENIVA POI ASSEGNATO AL CUGINO DEL BARISTA SE NON ERA SCAPPATO PURE LUI. QUESTA PREMESSA PER SPIEGARE QUELLO CHE È SUCCESSO QUEST'ANNO AL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO DI CANNES, DOVE IL FILM PIÙ ACCREDITATO ERA QUELLO DI SORRENTINO, E POI INVECE LA PALMA D'ORO È ANDATA AL CUGINO DEL BARISTA. QUINDI ANCHE IL FESTIVAL DI CANNES È DIVENTATO UNA SPECIE DI RIFFA. PAOLO SORRENTINO SI CONSOLERÀ COSÌ, PRESENTANDOSI IL 5 GIUGNO, A NAPOLI PER RICEVERE UNA LAUREA HONORIS CAUSA IN LETTERE MODERNE, CONFERITAGLI DALLA FEDERICO II. DI LÌ A POCO, DARÀ INIZIO ANCHE ALLE RIPRESE DELLE OTTO PUNTATE DI "THE YOUNG POPE". E BUONA PASQUA A TUTTI, ANCHE SE È GIÀ PASSATA... massimo.demuro@iltrovalibri.it

LA GIOVINEZZA
di Paolo Sorrentino
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
La sceneggiatura del film che si legge come un romanzo.
L’amicizia, il desiderio, l’arte, l’avventura di due amici che sfidano il passare del tempo. «Dell’infanzia non mi ricordo proprio niente. Solo una cosa continuo a ricordarla.» «Quale?» «Il momento preciso in cui ho imparato ad andare in bicicletta. Sarò banale, ma che felicità! Proprio la felicità! E stamattina, come per incanto, per la prima volta, mi sono ricordato anche il momento successivo.» «Il momento in cui sei caduto.» «Come cazzo fai a saperlo?» «È stato così per tutti. Impari a fare una cosa, sei felice, e ti dimentichi di frenare.» «Non è una grande metafora della vita?» «Ora non traiamo conclusioni affrettate, Mick.» Proprio allora un ragazzino di undici anni passa in sella a una mountain bike. Fa tutta la strada su una sola ruota, in velocità, silenzioso come un fantasma. I due amici si voltano a guardarlo, estasiati. Poi Fred riflette e dice: «Sai una cosa Mick?». «Cosa?» «Io e te, secondo me, non moriremo mai.»
AUTORE Paolo Sorrentino ha pubblicato Hanno tutti ragione (2010), finalista al premio Strega, e Tony Pagoda e i suoi amici (2012). Con La grande Bellezza (2013) ha vinto il premio Oscar come miglior film straniero. Il suo ultimo film è Youth.

lunedì 25 maggio 2015

ENTREREMO IN TANTE CITTÀ, E LO FAREMO DA UNA PORTA MENO CONOSCIUTA, QUASI SEGRETA. UNA PORTA CHE MAGARI MOLTI HANNO VISTO PASSANDO MA CHE A POCHI È VENUTA L'IDEA DI APRIRE E ATTRAVERSARE." QUESTO È UN LIBRO UNICO, CHE SOLO ROBERTO GIACOBBO POTEVA SCRIVERE. PERCHÉ È STATO PERSONALMENTE IN OGNI LUOGO CHE RACCONTA, SI È CALATO IN CUNICOLI IN CUI UN UOMO PASSA A MALAPENA, SI È FATTO APRIRE CANCELLI CHE DI SOLITO RIMANGONO SIGILLATI, HA TOCCATO CARTE, ANALIZZATO DIPINTI, APERTO BOTOLE, INTERVISTATO VECCHI CUSTODI. IL RISULTATO È UNO SCRIGNO FATTO DI TANTE...(redazione)

CITTÀ SEGRETE
Roberto Giacobbo
Mondadori Editore
ebook euro: 9,99
“Questo libro nasce da un’esperienza personale, fatta di chilometri, notti fuori casa e tanta passione. Un viaggio attraverso un’Italia meno conosciuta, un percorso di scoperta dove si pensava che da scoprire non ci fosse più nulla. Entreremo in tante città, e lo faremo da una porta meno conosciuta, quasi segreta. Una porta che magari molti hanno visto passando ma che a pochi è venuta l’idea di aprire e attraversare.” Questo è un libro unico, che solo Roberto Giacobbo poteva scrivere. Perché è stato personalmente in ogni luogo che racconta, si è calato in cunicoli in cui un uomo passa a malapena, si è fatto aprire cancelli che di solito rimangono sigillati, ha toccato carte, analizzato dipinti, aperto botole, intervistato vecchi custodi. Il risultato è uno scrigno fatto di tante piccole perle, che pagina dopo pagina ci rivelano un’immagine diversa e inaspettata dei luoghi che credevamo di conoscere. Come in una grande caccia al tesoro, scopriremo laghi sotto le metropoli, la leggenda di un fantasma in un famoso parco, documenti storici sul passaggio di oggetti volanti sconosciuti, tracce di ipotetiche Atlantidi, società segrete di giustizieri della notte, porte magiche, messaggi occulti, complotti, opere dal significato controverso nelle chiese più note, cripte piene di teschi, quadri fantasma, palazzi maledetti, cannibali, miracoli, veggenti… Scopriremo le ultime ipotesi sul sangue di San Gennaro e il Cristo Velato, il Cenacolo e la Battaglia di Anghiari. Scopriremo che i luoghi in cui camminiamo ogni giorno hanno un doppiofondo, una storia ancora da raccontare, un segreto ancora tutto da svelare.
AUTORE Roberto Giacobbo (Roma, 12 ottobre 1961) è conduttore di ‘Voyager’, trasmissione di grande successo in onda in prima serata su Rai Due. È stato autore di ‘Misteri’ su Rai Tre, ‘La macchina del tempo’ su Rete Quattro e autore e conduttore di ‘Stargate ‘ Linea di confine’ su La7. Fra i suoi libri pubblicati ricordiamo Il segreto di Leonardo (Rizzoli, 2005), Le piramidi. Mistero e realtà (Giunti, 2006), Il ragionevole dubbio (Giunti, 2007) e Atlante dei mondi perduti (Giunti, 2009). Con Mondadori ha pubblicato i bestseller 2012: la fine del mondo? (2009), Templari: dov’è il tesoro? (2010), Aldilà: la vita continua? (2011), Da dove veniamo? La storia che ci manca (2012), Conosciamo davvero Gesù? (2013) e il romanzo La donna faraone (2014).

venerdì 22 maggio 2015

DOBBIAMO AVERE PIÙ PAURA, CI AMMONISCE FELTRI, PERCHÉ QUESTI TERRORISTI NON SONO MEMBRI DI CELLULE IMPAZZITE, BENSÌ GUERRIERI DI UN ESERCITO IL CUI CEMENTO È L'ODIO PER L'OCCIDENTE E L'ASSOLUTA INTOLLERANZA RELIGIOSA VERSO CHIUNQUE SI DISCOSTI DALL'ISLAM E DALLA «SHARIA», LA LEGGE CHE REGOLA ANCHE I COSTUMI QUOTIDIANI E I RAPPORTI FAMILIARI E INTERPERSONALI, CALPESTANDO LA DIGNITÀ DELLE DONNE CON LA TOTALE SOTTOMISSIONE AL POTERE MASCHILE E INDOTTRINANDO I FIGLI A UNA PRATICA RELIGIOSA CHE, CON LA SUA BARBARIE, TRAVALICA I LIMITI DEL PIÙ ELEMENTARE CONCETTO DI UMANITÀ. QUESTO DISPREZZO PER GLI «INFEDELI» NELLA SUA ESPRESSIONE PIÙ BRUTALE E SPIETATA NON È ESCLUSIVA DI GRUPPI ISLAMISTI DOGMATICI E SETTARI. È ANZI FACILMENTE RINTRACCIABILE NEL CORANO, CHE FELTRI CITA PUNTUALMENTE PER MOSTRARE COME, LEGGENDO LE PAROLE DEL PROFETA, SIA UNA CONTRADDIZIONE IN TERMINI PARLARE DI «ISLAM MODERATO»: SE LE RADICI SONO L'ODIO E LA VIOLENZA CONTENUTI NELLE SURE DETTATE DA MAOMETTO, LA PIANTA CHE NE NASCE PUÒ DARE COME FRUTTO SOLO IL CIECO E SANGUINARIO FANATISMO OGGI IMPERANTE… (redazione)

NON ABBIAMO ABBASTANZA PAURA
Vittorio Feltri
Mondadori Editore
ebook euro: 9,99
«Dobbiamo avere più paura di quella che abbiamo. Una paura così grande da trasformarsi nel coraggio di uccidere per non morire.» In questo acuminato pamphlet di Vittorio Feltri la paura diventa, paradossalmente, la madre del coraggio. Il coraggio di riconoscere un nemico in tutta la sua pericolosità e, quindi, di affrontarlo. Oggi il nemico è quella parte del mondo musulmano che, con nomi diversi (al-Qaeda, Isis, Stato islamico, Califfato), si è organizzata militarmente e statualmente per conquistare l’Occidente, e che, con l’attentato terroristico alla sede della rivista satirica parigina «Charlie Hebdo», ha colpito la democrazia occidentale in uno dei suoi princìpi cardine: la libertà di espressione. Rendendo sempre più evidente quel mortale scontro di civiltà di cui Oriana Fallaci, come una moderna Cassandra, si fece premonitrice inascoltata nei suoi ultimi scritti. Dobbiamo avere più paura, ci ammonisce Feltri, perché questi terroristi non sono membri di cellule impazzite, bensì guerrieri di un esercito il cui cemento è l’odio per l’Occidente e l’assoluta intolleranza religiosa verso chiunque si discosti dall’islam e dalla «sharia», la legge che regola anche i costumi quotidiani e i rapporti familiari e interpersonali, calpestando la dignità delle donne con la totale sottomissione al potere maschile e indottrinando i figli a una pratica religiosa che, con la sua barbarie, travalica i limiti del più elementare concetto di umanità. Questo disprezzo per gli «infedeli» nella sua espressione più brutale e spietata non è esclusiva di gruppi islamisti dogmatici e settari. È anzi facilmente rintracciabile nel Corano, che Feltri cita puntualmente per mostrare come, leggendo le parole del Profeta, sia una contraddizione in termini parlare di «islam moderato»: se le radici sono l’odio e la violenza contenuti nelle sure dettate da Maometto, la pianta che ne nasce può dare come frutto solo il cieco e sanguinario fanatismo oggi imperante. Siamo sotto assedio, in stato di guerra. L’islam ha scatenato la «jihad», la guerra santa, contro l’Occidente. Ecco perché dobbiamo avere più paura e difendere con coraggiosa intransigenza i nostri valori, la nostra identità culturale e le sue radici cristiane. Se continuiamo a addolcire le nostre posizioni con il miele del «politicamente corretto» più ottuso, a smussare i nostri argomenti con la lima dei sottili distinguo, se soffochiamo le grida di allarme con il silenzio di una miope tolleranza, se, insomma, non iniziamo ad avere veramente paura, avremo perso ancor prima di combattere, consegnandoci come vittime impotenti al furore del terrorismo integralista islamico.
AUTORE Vittorio Feltri è editorialista del «Giornale», di cui è stato direttore. In precedenza ha diretto «L’Europeo» e «L’Indipendente». Nel 2000 ha fondato il quotidiano «Libero», di cui è stato direttore ed editore. Da Mondadori ha pubblicato Una Repubblica senza patria (2013), e Il Quarto Reich (2014), scritti con Gennaro Sangiuliano.

giovedì 21 maggio 2015

IN QUESTE PAGINE VIENE DESCRITTO CON GELIDO RAZIOCINO L’ARCO TEMPORALE CHE VA DAL GIUGNO 2012, GIORNO DELL’ELEZIONE DI MOHAMED MORSI, FINO AI GIORNI NOSTRI. SONO DEFINITE LE LINEE DELLE STRATEGIE POLITICHE SEGUITE DALLA FRATELLANZA MUSULMANA, L’INADEGUATEZZA DI MORSI AL GOVERNO DEL PAESE, GLI ERRORI DA LUI PERPETRATI FINO AL FALLIMENTO DEL LUGLIO 2013. NELLE PAGINE APPAIONO NITIDI I POTERI MAI SOPITI DEI BURATTINAI FULOUL, GLI APPARTENENTI AL VECCHIO REGIME, NASCOSTI NEI MINISTERI E PROBABILI FINANZIATORI DELLE PROTESTE DEI RIBELLI. SI DELINEA MAN MANO TRA LE RIGHE DEL LIBRO, LA FIGURA DEL GENERALE ABDEL FATTAH AL SISI CHE ABILMENTE INVADE LA SCENA POLITICA EGIZIANA CON UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DI FORTE IMPATTO NAZIONALE E INTERNAZIONALE… (redazione)

EGITTO: LA RIVOLUZIONE TRADITA
di Vincenzo Mattei
Poiesis Editrice
euro: 12,75
L’analisi del post-rivoluzione in Egitto, che qui propone Vincenzo Mattei, descrive l’arco temporale che va dal giugno 2012, giorno delle elezione di Mohamed Morsi, fino ai giorni nostri. Sono definite le linee delle strategie politiche seguite dalla Fratellanza Musulmana, l’inadeguatezza di Morsi al governo del Paese, gli errori da lui perpetrati fino al fallimento del luglio 2013.
Egitto: la rivoluzione tradita
e la fine delle ideologie islamiche
L’analisi del post-rivoluzione in Egitto, che qui propone Vincenzo Mattei, descrive l’arco temporale che va dal giugno 2012, giorno delle elezione di Mohamed Morsi, fino ai giorni nostri. Sono definite le linee delle strategie politiche seguite dalla Fratellanza Musulmana, l’inadeguatezza di Morsi al governo del Paese, gli errori da lui perpetrati fino al fallimento del luglio 2013. Nelle pagine appaiono nitidi i poteri mai sopiti dei burattinai fuloul, gli appartenenti al vecchio regime, nascosti nei ministeri e probabili finanziatori delle proteste dei Ribelli. Si delinea man mano tra le righe del libro, la figura del generale Abdel Fattah Al Sisi che abilmente invade la scena politica egiziana con una campagna di comunicazione di forte impatto nazionale e internazionale. Di Al Sisi, l’autore ne disegna la sagace costruzione dell’immagine come difensore di un ordine necessario, dopo la ribellione, che il popolo calato nella precarietà richiede. Mattei, che da sette anni vive al Cairo, ricostruisce, in modo puntuale i nodi istituzionali che sorreggono il difficilissimo cammino egiziano verso la democrazia, le contraddizioni che rappresentano il terreno adatto per l’impianto di poteri autoritari come quello dei militari. Si delineano, allora, le prevedibili conseguenze che se da una parte portano all’esaurirsi del dissenso nel paese, il crescere della strategia del terrore, dall’altra, con il fallimento di Morsi, indicano l’inizio della fine dell’ideologia islamista. Così il nuovo potere dei militari prova a giustificare il suo intervento repressivo quale baluardo contro la violenza terroristica e il ritorno alla normalità dell’Egitto. (G.M. Geraci)
AUTORE Vincenzo Mattei, un giornalista freelance giovane e molto in gamba, che è anche scrittore e blogger e che dal 2006 vive al Cairo

mercoledì 20 maggio 2015

BERNARDO, IL PROTAGONISTA DI LE COSE VERRANNO DA SOLE, È UN ANONIMO MA ARGUTO AVVOCATO DI AMATRICE, FIGLIO DI CONTADINI, CHE SI TROVA INVISCHIATO IN UNA TORBIDA STORIA DI FINTE SPONSORIZZAZIONI CHE INTERESSANO UNA PICCOLA SOCIETÀ DI CALCIO LOCALE. È L’INIZIO DI UNA GUERRA IMPARI CONTRO I «POTERI FORTI» DEL MONDO DEL CALCIO. LUI CERCA DI INVESTIGARE, MA CON GLI SCARSI STRUMENTI A SUA DISPOSIZIONE LA SUA BATTAGLIA SI RIVELA QUASI IMPOSSIBILE...(redazione)

LE COSE VERRANNO DA SOLE
Belardino (Dino) Feliziani
Cairo Editore
euro: 11,90
«C’è tanto ricordo in questo romanzo. Ed è un ricordo di valori e di persone. È un ricordo delle radici – sempre presenti – della famiglia di ieri, di oggi, di domani, di sempre, dell’amore per la professione e per il calcio, metafora della vita…»
Giancarlo Abete, Presidente Federazione Italiana Giuoco Calcio
Bernardo, il protagonista di Le cose verranno da sole, è un anonimo ma arguto avvocato di Amatrice, figlio di contadini, che si trova invischiato in una torbida storia di finte sponsorizzazioni che interessano una piccola società di calcio locale. È l’inizio di una guerra impari contro i «poteri forti» del mondo del calcio. Lui cerca di investigare, ma con gli scarsi strumenti a sua disposizione la sua battaglia si rivela quasi impossibile. Neppure la sua elezione nel Consiglio federale riesce ad aiutarlo. Quello che intimamente gli dà forza è l’esempio e l’educazione al sacrificio trasmessi dai suoi genitori e da suo nonno, di cui conserva gelosamente, come una reliquia, le lettere dal fronte della Grande Guerra, scritte a Cima 11, a quota 3000, sulle montagne di San Candido, dove la storia trova il suo epilogo. Tuttavia la vita è strana e si lascia interpretare solo a posteriori, in questo caso riportando anni dopo i protagonisti sulla stessa scena, ma a parti invertite.
Le cose sono andate maturando nel tempo, sono venute da sole, con la sentenza di primo grado del processo a Calciopoli. L’orizzonte che Bernardo traguardava tanti anni prima non era sparito, si era solo spostato un po’ più in là nel tempo, mentre la Divina Provvidenza lavorava in silenzio. Scritto con un linguaggio fluido e accattivante che trascina il lettore all’ultima pagina per scoprire l’epilogo della vicenda di Bernardo, Le cose verranno da sole è un romanzo che tradisce l’esperienza accumulata da Dino Feliziani in trent’anni di incarichi federali, in posizioni tecniche di crescente responsabilità.
AUTORE Belardino (Dino) Feliziani, romano, è commercialista e si occupa di M&A, operazioni di finanza straordinaria, diritto societario e diritto penale dell’economia. È stato membro del Comitato tecnico e coordinatore degli ispettori della FIGC dal 1983 al 1986. Nel 1985 è diventato anche consulente del Comitato organizzatore della Coppa del Mondo di calcio «Italia ’90», assumendone poi, nel 1987 e fino al 1991, il ruolo di Capo della segreteria generale e degli affari generali e contrattuali. Ha organizzato «Casa Italia» a Seoul alle Olimpiadi di Corea del 1988. Si è occupato, tra gli altri, del «caso Milan», della valutazione e cessione della Fiorentina, della Roma dopo la scomparsa del Presidente Viola, e nel 2003 della valutazione del parco giocatori del Torino. Dal 1996 è rientrato in Federazione come revisore dei conti, incarico ricoperto fino al 14 gennaio 2013. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, Finché avremo paura (Edizioni Libreria Croce, Premio “Sulle ali del cielo” 2010).

martedì 19 maggio 2015

MARCO TRAVAGLIO RACCONTA COME I SIGNORINI GRANDI LINGUE, GIORNALISTI E OPINIONISTI DI CHIARA FAMA (E FAME) HANNO BEATIFICATO LA PEGGIOR CLASSE DIRIGENTE D’EUROPA. BASTA DAR LORO LA PAROLA. CRONACHE DA ISTITUTO LUCE, COMMENTI DA MINCULPOP, RITRATTI DA VITE DEI SANTI... UN ESERCITO DI ADULATORI IN SERVIZIO PERMANENTE EFFETTIVO...(redazione)

SLURP
di Marco Travaglio
Chiarelettere Edizioni
ebook euro: 11,99
“OGNI SERVO HA IL PADRONE CHE SI MERITA E VICEVERSA. I LECCACULO NON CAMBIANO IDEA: CAMBIANO SOLTANTO CULO. PER QUESTO VEDIAMO TANTE LINGUE TRASFERIRSI DA UN CULO ALL’ALTRO IN MANIERA COSÌ IMBARAZZANTE.”MARCO TRAVAGLIO
“DA QUALCHE GIORNO I GIORNALISTI RAI CHE VENGONO A INTERVISTARMI, PRIMA DI COMINCIARE, COPRONO IL MICROFONO E MI SUSSURRANO ALL’ORECCHIO: ‘OH, MATTEO, IO SONO SEMPRE STATO DALLA TUA PARTE, EH?! ’. IL BELLO È CHE IO NON LI AVEVO MAI VISTI PRIMA.” MATTEO RENZI
“A FURIA DI LECCARE, QUALCOSA SULLA LINGUA RIMANE SEMPRE.” ENNIO FLAIANO
Ecco perché l’Italia non è una democrazia compiuta: questo libro ne è la prova. Marco Travaglio racconta come i SIGNORINI GRANDI LINGUE, giornalisti e opinionisti di chiara fama (e fame) hanno beatificato la peggior classe dirigente d’Europa. Basta dar loro la parola. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi… Un esercito di adulatori in servizio permanente effettivo. Ecco un’antologia, a tratti irresistibilmente comica, di tutto quello che ha cloroformizzato l’opinione pubblica per assicurare consensi e voti a un sistema di potere politico-economico incapace, mediocre e molto spesso corrotto. A Silvio Berlusconi per cominciare, ma anche ai tanti capi e capetti del cosiddetto centrosinistra che hanno riempito i brevi intervalli tra un governo del Cavaliere e l’altro. Fino all’esplosione di saliva modello “larghe intese” per GIORGIO NAPOLITANO, MARIO MONTI e MATTEO RENZI . Altro che giornalisti cani da guardia del potere. IL VIRUS DEL LECCACULISMO è inarrestabile e con la Seconda Repubblica si è trasformato in una vera epidemia. Dalla tv alle radio ai giornali: un esercito di adulatori in ogni campo, dal calcio allo spettacolo.
QUESTO LIBRO PROPONE UN CATALOGO RAGIONATO DELLA ZERBINOCRAZIA ITALIOTA. Un dizionario dei migliori adulatori e cortigiani dei politici e degli imprenditori italioti che, a leggere i giornali e a vedere le tv, avrebbero dovuto regalarci benessere, prosperità e felicità. E invece ci hanno rovinati. Con la complicità della cosiddetta informazione.
AUTORE Marco Travaglio è direttore de “il Fatto Quotidiano” e collaboratore fisso del programma “Servizio pubblico” di Michele Santoro. I suoi molti libri, tutti bestseller, compongono insieme una controstoria dell’Italia della Seconda Repubblica, da L’ODORE DEI SOLDI (con Elio Veltri, 2001), MANI PULITE (con Peter Gomez e Gianni Barbacetto, 2002 e 2012), REGIME (con Peter Gomez, 2004), ai più recenti AD PERSONAM (2010) e VIVA IL RE! (2013). Dopo i successi teatrali di PROMEMORIA , ANESTESIA TOTALE (con Isabella Ferrari), È STATO LA MAFIA (con Isabella Ferrari e con Valentina Lodovini), è in scena con il nuovo spettacolo SLURP (con Giorgia Salari, sempre per la produzione Promo Music).

lunedì 18 maggio 2015

QUANTO SONO LONTANI I TEMPI IN CUI A NESSUNO VENIVA IN MENTE DI METTERE IN DUBBIO UNA NOTIZIA PUBBLICATA DA UNA TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA O ANCORA MEGLIO DALLA TESTATA DI UN TELEGIORNALE. ERA UN LUOGO COMUNE, "È SCRITTO SUL CORRIERE", O "L'HA DETTO IL TELEGIORNALE" ERA QUESTO SINONIMO DI VERITÀ INCONTESTABILE. OGGI CON L'AFFOLLARSI DEGLI STRILLATORI, CIOÈ COLORO CHE PER MESTIERE STUDIANO "LO STRILLO" IL TITOLONE CHE APRE LA PRIMA PAGINA DI UN GIORNALE, QUESTO ESERCIZIO HA MUTATO IL SUO SIGNIFICATO. OGGI LO STRILLATORE È DIVENTATO MENO GIORNALISTA E PIÙ UOMO DI MARKETING. LO STRILLO VIENE USATO PER INCENTIVARE IL LETTORE AD ACQUISTARE IL GIORNALE CON TUTTO QUELLO CHE CONTIENE. ARTICOLI DI SECONDA E TERZA PAGINA, PUBBLICITÀ E VIA DISCORRENDO. PARTE CONSISTENTE DI QUESTO RAGIONAMENTO È DATO DAL NUMERO DI COPIE O DI LETTORI CHE UNA TESTATA O UN TELEGIORNALE RAGGIUNGONO, IN BASE A QUESTO VIENE CALCOLATO IL VALORE DEL TABELLARE PUBBLICITARIO. QUINDI, L'EQUAZIONE DIVENTA PIÙ CLIENTI PIÙ PUBBLICITÀ. IN TUTTO QUESTO IL PESO DELLA NOTIZIA PASSA SPESSO IN SECONDO O TERZO PIANO. ANCHE IN QUESTO CAMPO ESISTE UN MERCATO DELLE VACCHE, SI INGAGGIA IL DIRETTORE IN BASE ALLE VENDITE, IL QUALE DIRETTORE SI PORTA LA SUA SQUADRA DI PERSONE SELEZIONATE, INGAGGIANDO A SUA VOLTA LO STRILLATORE PIÙ BRAVO IL NOTISTA POLITICO PIÙ ACCATTIVANTE QUELLO CHE SCRIVE IL PEZZO DI COLORE PIÙ INTERESSANTE. TUTTO QUESTO SEMPRE CON L'OCCHIO PUNTATO ALLE VENDITE. IN TUTTO QUESTO LA NOTIZIA O LA VERITÀ NON HANNO QUASI SIGNIFICATO. TU PUOI PORTARE TUTTE LE NOTIZIE O LE VERITÀ CHE INCONTRI, MA SE NON VENDI VAI A CASA. IN DEFINITIVA, L'EDITORE SPINGE IL DIRETTORE A FARE UN PRODOTTO, PARCHÈ OGGI ANCHE LE NOTIZIE SONO UN PRODOTTO, IL DIRETTORE SPINGE I SUOI REDATTORI A COSTRUIRE ARTICOLI CHE TIRANO E I REDATTORI A LORO VOLTA SPINGONO I LORO GIORNALISTI A COSTRUIRE IL PRODOTTO CHE VENDA. E LE NOTIZIE? LE NOTIZIE QUELLE BUONE CHE VENDONO ARRIVANO SE VA BENE UN PAIO DI VOLTE AL MESE, ED IO DEVO SCRIVERE TUTTI I GIORNI. QUINDI SE LA NOTIZIA NON C'È LA COSTRUISCO, COME UN PRODOTTO... massimo.demuro@iltrovalibri.it

NOTIZIE CHE NON LO ERANO
di Luca Sofri
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
PERCHÉ CERTE STORIE SONO TROPPO BELLE PER ESSERE VERE
Se il nostro Paese fosse proprio come ce lo raccontano i giornali, l’Italia sarebbe un posto molto più strano di quanto già non si creda. Infatti, stando a quello che negli ultimi anni hanno affermato le più rinomate fonti di informazione, gli italiani dovrebbero essere un popolo composto da una marea di analfabeti (sei milioni), da un esercito di persone sotto ipnosi a fini terapeutici (otto milioni) e da una sorprendente percentuale di donne ossessionate dall’idea di portarsi a letto un arbitro. Non serve avere un gran fiuto per rendersi conto che si tratta di invenzioni. E non era vero il “complotto per uccidere Obama”, né che un padre volesse far bocciare il figlio, né che fosse stata trovata l’agenda di Paolo Borsellino, né la foto di Elizabeth Taylor nuda, né che Papa Francesco uscisse la notte di nascosto dal Vaticano. Eppure queste storie, insieme a tante altrettanto inventate, sono state spacciate per vere da testate che dovrebbero avere la nostra fiducia. Con l’arrivo di internet, i giornalisti di tutto il mondo si sono dovuti abituare al confronto con lettori che possono mettere in dubbio, contestare o addirittura smentire le loro affermazioni. Il mito del web come fucina di leggende metropolitane va ribaltato: oggi la rete testa la veridicità delle notizie, mentre i falsi giornalistici sono quasi sempre il risultato di errori o leggerezze compiuti dai media tradizionali, che hanno ormai rinunciato al ruolo di filtro e alla propria funzione di controllo. Dopo aver smontato per anni false notizie e vere bufale, Luca Sofri le ha raccolte in questo libro che, oltre a rivelarci i piccoli e grandi meccanismi del giornalismo, ci invita a riflettere sullo stato della nostra informazione e a costruirsi una bussola per distinguere il vero dal falso.
AUTORE Luca Sofri giornalista, scrittore e conduttore radiofonico, è direttore e fondatore del giornale online “il Post” (www.ilpost.it) e collabora con diverse testate, tra cui “Internazionale” e “Vanity Fair”. Per Rizzoli ha pubblicato Un grande Paese e Playlist.

venerdì 15 maggio 2015

CON QUESTO ORIGINALE MANUALE DI PSICOLOGIA POSITIVA DAL TAGLIO MOLTO PERSONALE, IL CELEBRE PSICHIATRA E AUTORE DI BESTSELLER CHRISTOPHE ANDRÉ CI ACCOMPAGNA IN UN VIAGGIO VERSO UNA VITA FINALMENTE PIÙ PIENA, SANA E SAGGIA. RICCO DI STORIE, ESPERIENZE, SUGGERIMENTI ED ESERCIZI, E NON DIMENTICARTI DI ESSERE FELICE RACCONTA COME IMPARARE A RAGGIUNGERE QUELLA FELICITÀ DI CUI ABBIAMO BISOGNO E ALLA QUALE ABBIAMO PIENO DIRITTO. CERTO, LA VITA A VOLTE È DIFFICILE, MA POSSIAMO IMPARARE...(redazione)

E NON DIMENTICARTI DI ESSERE FELICE
Christophe André
Mondadori Editore
ebook euro: 9,99
“Non preoccupatevi e cercate di apprezzare ogni momento della vita. Sorridete, anche ora, fate del vostro meglio, e, soprattutto, non dimenticatevi di essere felici.” Con questo originale manuale di psicologia positiva dal taglio molto personale, il celebre psichiatra e autore di bestseller Christophe André ci accompagna in un viaggio verso una vita finalmente più piena, sana e saggia. Ricco di storie, esperienze, suggerimenti ed esercizi, E non dimenticarti di essere felice racconta come imparare a raggiungere quella felicità di cui abbiamo bisogno e alla quale abbiamo pieno diritto. Certo, la vita a volte è difficile, ma possiamo imparare a provare felicità per il semplice fatto di poter aprire gli occhi sul mondo che ci circonda, anche se in quel preciso momento stiamo affrontando un ostacolo. Persino nelle situazioni più difficili, infatti, esiste uno spazio di movimento verso la serenità, l’importante è imparare a coglierlo.
AUTORE Christophe André è uno psichiatra francese che lavora presso l’Hôpital Sainte-Anne di Parigi.
Specializzato nel trattamento dei disturbi emotivi (ansia e depressione), negli ultimi anni si è dedicato alla prevenzione delle ricadute di tali disturbi, attraverso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza e il ricorso alla psicologia positiva. Autore di numerosissimi bestseller internazionali, è tradotto nelle principali lingue straniere.

mercoledì 13 maggio 2015

DOPO IL GRANDE SUCCESSO DEL ROMANZO D’ESORDIO BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE, ALESSANDRO D’AVENIA TORNA A RACCONTARCI CON TENEREZZA, CORAGGIO E VIBRANTE PARTECIPAZIONE L’ADOLESCENZA – I SUOI TORMENTI, I SUOI ENIGMI E INSIEME LA SUA SPENSIERATEZZA E VITALITÀ; MA QUESTA VOLTA AI SUOI GIOVANI PROTAGONISTI AFFIANCA PERSONAGGI ADULTI CÒLTI NEL PASSAGGIO STRETTO DI UNA CRISI: QUELLO CHE PRIMA O POI CAPITA A TUTTI, RIVELANDO FRAGILITÀ E DESIDERI...(redazione)

COSE CHE NESSUNO SA
di Alessandro D’Avenia
Mondadori Editore
ebook euro: 6,99
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e spaventosa: l’inizio del liceo. I corridoi della nuova scuola sono pieni di fascino ma anche di minacce, nel primo intervallo dell’anno scolastico si stringono alleanze e si emettono sentenze capaci di segnare il futuro. Chiusa nella sua stanza, con il tepore del sole estivo ancora sulla pelle, Margherita si sente come ogni adolescente: un’equilibrista su un filo sospeso nel vuoto. Solo l’amore dei genitori, della straordinaria nonna Teresa, del fratellino le consentono di lanciarsi, di camminare su quel filo, di mostrarsi al mondo e provare a diventare grande con le sue forze.
Ma un giorno Margherita ascolta un messaggio in segreteria telefonica. È suo padre: annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita si spalanca il vuoto sotto i piedi. Ancora non sa che sarà proprio attraversando questo doloroso smarrimento che a poco a poco si trasformerà in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica in seguito all’attacco di un predatore marino. Perché questo è il segreto del dolore: sa dove si nasconde la vita e se ne nutre per farle crescere le ali.
Questa volta però la saggezza sorridente di nonna Teresa non basterà a Margherita, e sarà dal suo nuovo mondo, quello scolastico, che giungeranno nuove voci in grado di aiutarla: quella di Marta, la compagna di banco capace di contagiarla con il suo entusiasmo, quella profonda di Giulio, il ragazzo più misterioso della scuola, e anche quella di un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri. Proprio in un libro, l’Odissea, Margherita legge la storia di Telemaco e trova le energie per partire in un viaggio alla ricerca del padre che cambierà radicalmente il suo destino.
Dopo il grande successo del romanzo d’esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontarci con tenerezza, coraggio e vibrante partecipazione l’adolescenza – i suoi tormenti, i suoi enigmi e insieme la sua spensieratezza e vitalità; ma questa volta ai suoi giovani protagonisti affianca personaggi adulti còlti nel passaggio stretto di una crisi: quello che prima o poi capita a tutti, rivelando fragilità e desideri che ci portiamo dentro e appartengono ai ragazzi che siamo stati.
Cose che nessuno sa ha il passo lungo di una grande storia: quella di tutti coloro che sanno guardare in faccia i propri fantasmi e compiere il viaggio avventuroso che li riporterà a casa.
AUTORE Alessandro D’Avenia, trentasette anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d’esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori 2010) è stato tratto nel 2013 l’omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa.

martedì 12 maggio 2015

SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA FULVIO ERVASÈ UNA STORIA VERA? SÌ, È UNA STORIA ACCADUTA. FULVIO ERVAS NON HA TRADITO FRANCO ANTONELLO COSÌ COME FRANCO ANTONELLO NON HA TRADITO ANDREA. MA FORSE L’AMORE CHE INTRIDE QUESTO RACCONTO È CIÒ CHE SFUMA UN PO’ IL CONCETTO DI VERO O CHE DOVREBBE SFUMARE SOPRATTUTTO IL BISOGNO CHE ABBIAMO DI QUESTA PAROLA, SPECIALMENTE SE CON ESSA VORREMMO VEICOLARE UNA SPERANZA DI RISCATTO COLLETTIVO CHE NON È QUELLO CHE QUESTA STORIA CONSENTE: PERCHÉ NON È PROPRIO POSSIBILE, MOLTO SPESSO, E PROPRIO PER LE DIFFERENTI CONDIZIONI IN CUI SI TROVANO MOLTE FAMIGLIE, NON SOLO IN TERMINI DI DISPONIBILITÀ MA ANCHE DI IMMAGINAZIONE, DISEGNARE UNA VITA COME QUELLA CHE FRANCO È STATO CAPACE DI PROGETTARE PER IL PROPRIO FIGLIO...(redazione)

SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA 
di Fulvio Ervas
Marcos y Marcos Editore
euro: 14,45
“È una storia vera”: con queste parole, isolate e potenti, si chiude la presentazione sul retro di copertina. E semmai il lettore, conquistato da una scrittura rapida ed energica, volesse dimenticarsi di questo patto istituito con l’autore, a ricordarglielo ci pensano frammenti di verità riportata senza omissioni, le parole che Andrea consegna attraverso il computer grazie a quel mistero che è la comunicazione facilitata. Testimonianze concrete che l’autore trascrive fedelmente differenziandole da un punto di vista grafico, così che interrompano lo scorrere della narrazione costringendoci a fare i conti con l’irrompere dell’autentico e con le lacrime della commozione che difficilmente sarà possibile trattenere, mentre la scrittura di Ervas cerca di muoversi nei drammi che attraversa senza cedere al sentimentalismo, facendo piuttosto risuonare l’anima rock del padre, senza indugiare nelle descrizioni di circostanze difficili o nella fatica che può diventare la malattia di Andrea, ma tratteggiando come macchie di colore l’aspetto potente delle situazioni insieme a quello buffo, il problema mescolato alla soluzione o alla possibilità di guardarlo altrimenti.
SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA FULVIO ERVASÈ una storia vera? Sì, è una storia accaduta. Fulvio Ervas non ha tradito Franco Antonello così come Franco Antonello non ha tradito Andrea. Ma forse l’amore che intride questo racconto è ciò che sfuma un po’ il concetto di vero o che dovrebbe sfumare soprattutto il bisogno che abbiamo di questa parola, specialmente se con essa vorremmo veicolare una speranza di riscatto collettivo che non è quello che questa storia consente: perché non è proprio possibile, molto spesso, e proprio per le differenti condizioni in cui si trovano molte famiglie, non solo in termini di disponibilità ma anche di immaginazione, disegnare una vita come quella che Franco è stato capace di progettare per il proprio figlio. Del resto sono proprio Antonello e Ervas stessi a ripeterlo: non hanno voluto scavalcare le verità scientifiche o presentare un nuovo manuale di istruzioni per l’uso.
Se la testimonianza non è gesto politico né necessità etica, come accade quando le condizioni di una situazione la rendono tanto singolare da non consentirle di farsi modello per pensare altrimenti circostanze altrettanto difficili, eccezione dunque più che esempio, il rischio è che l’autenticità si riduca a essere soltanto strumento retorico. In fondo, se la letteratura è potente, comunica aprendo orizzonti di possibilità e facendoli percepire senza dover fare leva, per dar da pensare e sentire, su un qualche certificato di realtà.
AUTORE Fulvio Ervas è nato sotto il segno del leone, nell’entroterra veneziano, qualche decina d’anni fa. Ha gli occhi molto azzurri e li usa davvero per guardare; affascinato dalle particelle elementari, da tutti gli animali e dalle storie, insegna scienze naturali e scrive.
Il suo primo romanzo (La lotteria) parla di nani e di balene, il secondo apre la serie dell’ispettore Stucky (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è idrosolubile, Si fa presto a dire Adriatico). Succulente parla di Portogallo e di mancanza. Se ti abbraccio non aver paura, che racconta il viaggio in moto per le Americhe di un padre con il figlio autistico, ha vinto molti premi, è stato tradotto in nove lingue e ha dominato a lungo le classifiche dei libri più venduti. Tu non tacere è il romanzo dove interpreta più scopertamente se stesso, al punto che mentre lo scriveva, d’un tratto, tra narrazione e realtà son caduti i confini: il romanzo è entrato nella vita e la vita nel romanzo, con un travaso inaspettato di emozioni e verità.

lunedì 11 maggio 2015

IN COSA SIAMO DISPOSTI A TRASFORMARCI PER AMORE? PIUME LIEVI ED EVANESCENTI, MAGICHE ASCENSIONI NELLE NOTTI STELLATE E UNA MACCHINA CAPACE DI CATTURARE I SOGNI MUOVONO UN UNIVERSO FIABESCO IN CUI L’AMICIZIA E SOPRATTUTTO L’AMORE POSSONO SCONFIGGERE ANCHE LE SITUAZIONI PIÙ TRAGICHE... (redazione)

L’UOMO DELLE NUVOLE
di Mathias Malzieu
Feltrinelli editore
ebook euro: 9,99
Tom Cloudman sogna di volare, la volta celeste è per lui un richiamo irresistibile, gli uccelli lo ipnotizzano. Per questo, diventa il peggior acrobata del mondo. Con le sue peripezie involontariamente comiche, a bordo di uno strabiliante marchingegno, si lancia da altezze vertiginose, attirando folle di curiosi. Ferite e contusioni non lo spaventano né lo frenano. Un giorno, all’ennesimo incidente, Tom finisce in ospedale, dove gli scoprono un male incurabile. Tutto sembra irrimediabilmente compromesso, quando, all’improvviso, a illuminare questa nuova vita appare un’affascinante creatura: metà donna metà uccello, intrigante e seducente, gli proporrà un patto. Se Tom si unirà a lei, abbandonandosi a un’estrema metamorfosi in riva al cielo, potrà salvarsi. Piume lievi ed evanescenti, magiche ascensioni nelle notti stellate e una macchina capace di catturare i sogni muovono un universo fiabesco in cui l’amicizia e soprattutto l’amore possono sconfiggere anche le situazioni più tragiche. Con onirica levità e fervida immaginazione, Mathias Malzieu ci invita a rompere le catene della razionalità, a guardare lontano, a guardare in alto. L’uomo delle nuvole è un incantevole romanzo sulla lotta contro la morte, un delicato inno all’amore e alla vita, è un antidoto alla tristezza, che ammalia e fa sognare il lettore.
AUTORE Mathias Malzieu, nato a Montpellier nel 1974, è cantante e scrittore, leader dei Dionysos, uno dei migliori gruppi rock francesi. Vive a Parigi. Con Feltrinelli ha pubblicato il bestseller internazionale La meccanica del cuore (2012), adattato poi al cinema d’animazione dallo stesso Malzieu e da Stéphane Berla, e L’uomo delle nuvole (2013).

venerdì 8 maggio 2015

VITALIZI, ORDINE DEL GOVERNO: “FACITE AMMUINA”. IL GOVERNO IN QUESTIONE NON È QUELLO DI FRANCESCHIELLO RE DELLE DUE SICILIE, MA DEL GOVERNO DI MATTEO I, E NON È UN ORDINE MARINARO MA PIÙ PROSAICAMENTE UNA SFANCULATA PENSIONISTICA. MI SPIEGO. È ARRIVATO IL SI DELLA CAMERA PER L’ABOLIZIONE DEI VITALIZI AI PARLAMENTARI. FACCIAMO UN PASSO INDIETRO PER FARNE POI DUE AVANTI ED ARRIVARE ALLE PENSIONI. IL VITALIZIO INSERITO NELLA COSTITUZIONE ALL’ARTICOLO 67 SIN DAL VARO DELLA STESSA NEL 1947, SERVIVA PER GARANTIRE UN TRATTAMENTO PENSIONISTICO A COLORO CHE NON DISPONEVANO DI RICCHEZZE PROPRIE E PER GARANTIRE LORO UN VITALIZIO DOPO IL MANDATO POLITICO DANDO PER SCONTATO CHE IL PARLAMENTARE SI DOVESSE OCCUPARE SOLO DEL SUO MANDATO E NON POTEVA QUINDI SVOLGERE ALTRA ATTIVITÀ. OGGI QUESTO PRESUPPOSTO SEMBRA OGGETTIVAMENTE FUORI LUOGO, GIACCHÉ CHI PASSA DAL PARLAMENTO NON SI IMPOVERISCE DI CERTO E ALLA SUA USCITA VIENE SUBISSATO DA MONTAGNE DI OFFERTE DI LAVORO. I VITALIZI CHE SONO PIÙ DI 15000 E PESANO PER 19 MILIARDI SUL BILANCIO DELLO STATO POSSONO ESSERE PARAGONATI AI TRATTAMENTI DI PENSIONE PER I LAVORATORI. ORA I VITALIZI NON SARANNO PER NULLA ABOLITI, COME SOSTIENE CHI GOVERNA, MA SARANNO ELIMINATI SOLO GLI ASSEGNI CONCESSI AI PARLAMENTARI CHE HANNO SUBITO CONDANNE SUPERIORI AI 2 ANNI. TOTALE UNA DECINA DI PERSONE. QUINDI IL MONTE COSTI DEI VITALIZI RIMANE INVARIATO. NELLO STESSO TEMPO LA CORTE COSTITUZIONALE HA DICHIARATO “INCOSTITUZIONALE” LA PARTE DELLA LEGGE FORNERO CHE RIDUCEVA A SCALARE LE PENSIONI DA LAVORO. ORA, CHI NON HA RICEVUTO GLI ADEGUAMENTI PUÒ FARE RICORSO E RIOTTENERE IL MANCATO INCASSO. GUARDA CASO, ANCHE QUESTO MONTE COSTI È PARI A 19 MILIARDI DI EURO. QUINDI, PER I PRIMI 19 MILIARDI SI FA AMMUINA DICENDO CHE SARANNO ABOLITI, MA IN PRATICA SONO STATI CONFERMATI. PER I SECONDI 19 MILIARDI, QUELLI CHE SPETTANO AI LAVORATORI, È ALLO STUDIO UN DECRETO URGENTE PER EVITARE CHE QUESTO ESBORSO DISTRUGGA IL BILANCIO DELLO STATO. LE CONCLUSIONI SONO LÌ, TRAETELE DA SOLI… massimo.demuro@iltrovalibri.it

SENZA PENSIONI
di Walter Passerini e Ignazio Marino
Chiarelettre Edizioni
ebook euro: 9,99
“SIAMO GIUNTI AL CAPOLINEA DI UNA SITUAZIONE CHE È IL PRODOTTO DELL’INCOSCIENZA E DELL’IRRESPONSABILITÀ. SIAMO ALLA VIGILIA DELLO SCOPPIO DELLA BOMBA PREVIDENZIALE E NESSUNO FA NIENTE.”
“SPESSO TRA IL PALAZZO E LA PIAZZA C’È UNA NEBBIA SÌ FOLTA.”
Francesco Guicciardini
La bomba previdenziale coinvolge lavoratori pubblici e privati, atipici e precari, liberi professionisti, artigiani e commercianti. I giovani (per esempio chi è nato nel 1980) naturalmente sono i più penalizzati, andranno infatti in pensione con il 50 per cento del loro ultimo salario. Una generazione di esclusi e sprecati che si vede offrire solo lavori temporanei e sottopagati con la prospettiva certa di una pensione minima. Il paradosso è enorme: sono loro, i 4 milioni di atipici e gli immigrati (insieme versano allo Stato italiano quasi 10 miliardi all’anno), cioè i più deboli, a sostenere le casse previdenziali (1,4 miliardi di attivo) e a pagare le pensioni di chi ha avuto un impiego sicuro e ben pagato. Tutto da rifare: prima che scoppi uno scontro generazionale e sociale, bisogna investire sui giovani facendoli entrare molto prima nel mercato del lavoro, ed eliminare le iniquità tra lavoratori dipendenti e le molte categorie di lavoratori autonomi che questo libro denuncia.
In appendice i calcoli sulle pensioni future categoria per categoria, a cura di Daniele Cirioli.
AUTORI
Walter Passerini, giornalista specializzato in economia, ha ideato e diretto “Corriere Lavoro”, settimanale del “Corriere della Sera”. Attualmente cura “Tuttolavoro”, inserto de “La Stampa” dedicato all’economia e al lavoro.
Ignazio Marino lavora presso la redazione di “Italia Oggi” e si è sempre occupato di previdenza.

giovedì 7 maggio 2015

PIÙ DAI PIÙ HAI HA SCALATO LE CLASSIFICHE DEI BESTSELLER USA E OTTENUTO UN CONSENSO UNANIME FRA PSICOLOGI, ESPERTI DI TEORIA AZIENDALE E LEADER DELLE PIÙ GRANDI SOCIETÀ: UN LIBRO CHE RIDEFINISCE PER SEMPRE IL PARADIGMA DEL SUCCESSO – PROFESSIONALE E NON – E CHE OFFRE A CIASCUNO NUOVE PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO. (redazione

PIU' DAI PIU' HAI
di Adam Grant
euro: 15,30

IL LIBRO CHE CAMBIERÀ PER SEMPRE LE REGOLE DEL SUCCESSO, NELLA VITA E NEL LAVORO. Per molto tempo avete pensato al successo come una conseguenza di fattori individuali: passione, lavoro duro, talento e fortuna. E, magari, vi siete nascosti dietro un alibi diffuso (e menzognero): non si può far carriera se non si è (almeno un po’) «stronzi» e ai «buoni» è riservato – al massimo – un posto in paradiso ma non nelle classifiche dei più ricchi del mondo. Eppure nel mondo di oggi, in rapida e drammatica evoluzione, l’affermazione di sé dipende sempre più da come interagiamo con gli altri. Lo dimostra Adam Grant, giovane e brillante docente alla Wharton School, in un libro illuminante e controintuitivo. L’autore traccia tre profili che corrispondono ad altrettanti stili di azione: il giver (colui che antepone il dare al ricevere), il matcher (colui che, nel rapporto dare-avere punta al pareggio) e il taker (colui che prende e basta). Crediamo che i vincenti appartengano a queste ultime due tipologie? A uno sguardo più attento è invece il giver a salire i gradini che conducono all’eccellenza, mentre il taker è condannato ad affondare. Più dai più hai ci costringe a ribaltare lo schema abituale, secondo cui prima bisogna arrivare all’affermazione e poi (casomai) concedere qualcosa agli altri. Il successo dell’«altruista» è unico e duraturo: non crea divisioni, conduce a un risultato pieno e senza compromessi, si riflette positivamente su chi sta attorno, si moltiplica anziché concentrarsi su una persona sola. Con una prosa avvincente e godibile, Grant presenta casi di giver attivi in diversi settori – consulenti, avvocati, medici, ingegneri, venditori, scrittori, imprenditori, commercialisti, ma anche premi Nobel e capi di Stato –, evidenziando i tratti salienti del loro modo di agire, indicando nelle reti di rapporti i punti di qualità che fanno la differenza e spiegando come possiamo trasformarli in una strategia consapevole.

L'AUTORE Adam Grant è il più giovane professore ordinario della Wharton School dell’Università della Pennsylvania, una delle scuole di business più prestigiose al mondo, dove insegna comportamento organizzativo. Laureato alla Harvard University, ed esperto di psicologia del lavoro, è stato nominato dalla rivista Business Week tra i 40 migliori docenti di business sotto i quarant’anni. Ha collaborato con innumerevoli aziende e istituzioni, fra cui Google, NFL, IBM, ONU, World Economic Forum, Esercito e Marina americana.
È stato pubblicitario, mago professionista e campione di tuffi ai Giochi olimpici giovanili.

mercoledì 6 maggio 2015

EXPO. FINALMENTE POSSIAMO FAR VEDERE AL MONDO CHI SIAMO VERAMENTE. ECCO APPUNTO CHI SIAMO VERAMENTE. SIAMO UN PAESE DI PERACOTTARI GOVERNATI DA PERACOTTARI MALINTENZIONATI. NOI NON AMIAMO LA PATRIA O LA BANDIERA, L'UNICA COSA CHE PER NOI CONTA VERAMENTE È LA "FAMIGGHIA", CRISTIANAMENTE PARLANDO OVVIAMENTE. IN NOME DI QUESTA SIAMO IN GRADO DI COMPIERE QUALUNQUE NEFANDEZZA. PER LA "FAMIGHIA" RUBIAMO SOLDI PUBBLICI, TRUCCHIAMO APPALTI, CORROMPIAMO E CI FACCIAMO CORROMPERE, FALSIFICHIAMO BILANCI, EVADIAMO LE TASSE E SEMPRE PER LA FAMIGLIA SISTEMIAMO LE CARRIERE DI AMICI E PARENTI, AIUTIAMO I FIGLI FACENDOGLI AVERE POSTI DI LAVORO CHE NON MERITANO PERCHÉ "I FIGLI... SO' PEZZI 'E CORE". ABBIAMO IL CULTO DEL NERO CHE CI PERMETTE UNA VITA AGIATA E PERCHÉ LO STATO È TROPPO VORACE. E POI POSSIAMO MICA METTERE IL FRUTTO DELLE NOSTRE FATICHE NELLE MANI DI CHI SPENDE E SPANDE ALLA FACCIA NOSTRA CON I NOSTRI SOLDI, ABBIAMO FAMIGLIE ALLARGATE DA MANTENERE. IN FONDO TUTTO QUESTO NON LO FACCIAMO CON DOLO O FRAUDOLENZA, LO FACCIAMO PER LA "FAMIGGHIA" E LA FAMIGLIA DEVE ESSERE SEMPRE AL CENTRO DELLA NOSTRA SOCIETÀ, LO DICE ANCHE PAPA FRANCESCO. COSÌ LA COSCIENZA È A POSTO E L'ANIMA È SALVA... massimo.demuro@iltrovalibri.it

“IL GRAN BALLO DELL’EXPO”
di Gianni Barbacetto e Marco Maroni
ebook euro: 9,99
Casa Editrice Chiarelettere
Benvenuti alla GRANDE ABBUFFATA dell’Expo, l’evento che dovrebbe cambiare faccia a Milano e innescare la ripresa italiana. Un’avventura che inizia nel 2008, poi tre anni persi a litigare su chi comanda e altri tre anni in cui si cerca di recuperare il tempo perduto e di disinnescare le inchieste che rivelano CLAMOROSI CASI DI CORRUZIONE. Ecco la VERA STORIA, quella più visibile e quella segreta, dell’esposizione universale che si tiene a Milano dal primo maggio al 31 ottobre 2015. Il banchetto milionario che ha fatto felici centinaia di imprenditori e politici ma anche dirigenti corrotti, faccendieri, mafiosi.
CHE COS’È un’Expo? COME nasce Expo 2015? CHI sono gli uomini che la sponsorizzano? PERCHÉ Milano? PERCHÉ il sito espositivo è stato realizzato sulle aree al confine nordovest della città? QUANTO costa? CHI ci guadagna? E ancora, CHE COSA diventerà la grande area dell’Expo quando la manifestazione sarà finita? I soldi pubblici spesi per acquistarla saranno recuperati? La città avrà un lascito per il futuro o l’Expo si trasformerà nell’ennesimo quartiere abbandonato, nell’ennesima COLATA DI CEMENTO?
Nel libro trovate le risposte, i numeri e tutte le operazioni immobiliari realizzate, la malagestione del sindaco Moratti, le pezze di Pisapia, i conti in rosso di Formigoni. Un racconto documentatissimo e appassionato. Una storia italiana.
AUTORI
Gianni Barbacetto è giornalista de “il Fatto Quotidiano”. Per Chiarelettere ha pubblicato MANI SPORCHE (2007), LE MANI SULLA CITTÀ (2011), MANI PULITE (2012) e IL CELESTE (2012).
Marco Maroni scrive per “il Fatto Quotidiano”. Si occupa di economia e in passato ha lavorato a “Il Mondo”, “Corriere della Sera”, “Il Sole 24 Ore”, “Diario”, “Milano Finanza”.

martedì 5 maggio 2015

PER STEVIE LA RIVOLUZIONE È IMPREVEDIBILE. I SUOI MIGLIORI AMICI SONO UN PLAYBOY CINICO E MISOGINO, UN TENNISTA FALLITO, UN CASSIERE DI NIGHT VESSATO DALLA MOGLIE E UNA CAVIA DI PRODOTTI DRENANTI; E POI C’È VIOLET DAGLI OCCHI TRISTI, LA SUA EX, CHE IN QUALCHE MODO CE L’HA FATTA MENTRE LUI È RIMASTO IN PANCHINA. TRA STEVIE E IL NONNO GOURMET SANDRO, SOSIA DI PERTINI, IL PIÙ GIOVANE NON SEMBRA CERTO IL NIPOTE. IN UNA SETTIMANA, PERÒ, POSSONO SUCCEDERE MOLTE COSE... (redazione)

LA VITA È UN BALLO FUORI TEMPO
Andrea Scanzi
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
Per Stevie le cose non potrebbero andare peggio. In redazione, dove ogni mattina la scure di Zagor gli ricorda lo squallore filogovernativo del suo tronfio direttore; a casa, dove ad accoglierlo c’è solo la labrador Clarabelle, ghiotta di crocchette all’alchermes; e persino al bar, perché la ragazza bellissima e misteriosa che gli prepara il caffè, Layla, ormai da sei anni lo tormenta con la sua indifferenza. I suoi migliori amici sono un playboy cinico e misogino, un tennista fallito, un cassiere di night vessato dalla moglie e una cavia di prodotti drenanti; e poi c’è Violet dagli occhi tristi, la sua ex, che in qualche modo ce l’ha fatta mentre lui è rimasto in panchina. Tra Stevie e il nonno gourmet Sandro, sosia di Pertini, il più giovane non sembra certo il nipote. In una settimana, però, possono succedere molte cose. La rivoluzione è imprevedibile, e per forza di cose molto veloce se a guidarla sono quattro agguerriti hacker novantenni, più Amici miei che Antonio Gramsci, determinati a ribellarsi contro l’ennesima celebrazione farsa del governo: la Cerimonia Solenne del Massone Buono. Al loro fianco, in veste di “staffetta partigiana del XXI secolo”, un giovane giornalista che aspettava solo una chiamata alle armi. Forse però anche per Stevie è arrivata l’ora di regolare i conti. Di opporsi. E di scrivere la più lunga e sincera lettera d’amore mai scritta. Un romanzo amaro e poetico, con qualche vino e tanto blues, costruito sull’intreccio di voci e storie che fanno da sfondo alla rivolta tutta privata di un eroe molto moderno mentre fuori la realtà morde, e fa male, sotto il velo consolatorio della commedia. La satira esilarante di un Paese inventato, le cui vicende sono fin troppo riconoscibili.
AUTORE Andrea Scanzi è nato ad Arezzo nel 1974. Firma del “Fatto Quotidiano”, è anche autore e attore teatrale (Gaber se fosse Gaber, Le cattive strade). Questo è il suo primo romanzo.

lunedì 4 maggio 2015

NEL RACCONTO CORALE DEI PROTAGONISTI EMERGE LA STORIA DI MULI. MULI RIPERCORRE I MOTIVI PER I QUALI HA DECISO DI IMPEGNARSI NELLA POLITICA, FINO ALLA SUA PARTECIPAZIONE ALLE GIORNATE DI GENOVA 2001, LE VIOLENZE SUBITE, E LA SCELTA DI RITORNARE A GENOVA PER TESTIMONIARE AI PROCESSI. È TORNATO AFFRONTANDO IL TRAUMA SUBITO PER TRASFORMARLO IN UN’OCCASIONE CON LA QUALE TROVARE UN RISCATTO… (redazione)

BLACK BLOCK
di Carlo A. Bachschmidt
Fandango Editore
euro: 7,42
La repressione è parte costitutiva della democrazia, sistema di potere che necessita di legittimità e consenso, ma anche di controllo e ridefinizione dei limiti entro i quali poter essere “cittadini liberi”.
Spesso si rende necessario contrastare il nemico, sino a renderlo inoffensivo. Il G8 di Genova 2001 l'ha dimostrato nella maniera più feroce.
Attraverso Lena e Niels (Amburgo), Chabi (Zaragoza), Mina (Parigi), Dan (Londra), Michael (Nizza) e Muli (Berlino) il film intende restituire una testimonianza di chi ha vissuto in prima persona le violenze del blitz alla scuola Diaz e le torture alla Caserma di Bolzaneto.
Nel racconto corale dei protagonisti emerge la storia di Muli. Muli ripercorre i motivi per i quali ha deciso di impegnarsi nella politica, fino alla sua partecipazione alle giornate di Genova 2001, le violenze subite, e la scelta di ritornare a Genova per testimoniare ai processi.
È tornato affrontando il trauma subito per trasformarlo in un’occasione con la quale trovare un riscatto morale. Attraverso la sua esperienza matura un nuovo percorso politico, riacquista la voglia di confrontarsi e lo stare insieme, e soprattutto riscopre un’altra Genova.
“Dentro quella scuola non ce l'hanno fatta.”
La sua vita è cambiata, ma i suoi ideali sono rimasti gli stessi di allora.
AUTORE Carlo A. Bachschmidt nasce a Genova. Dopo aver iniziato la professione di architetto al Renzo Piano Building Workshop, decide di attivarsi su una diversa progettazione dello spazio, lavorando sugli eventi culturali di Palazzo Ducale a Genova. Dal 1994 sviluppa la progettazione nel settore della comunicazione sociale, dedicandosi all’attività di organizzazione e promozione eventi, e dal 1998 cura campagne di sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai giovani. Nel 2001, dopo aver partecipato all’organizzazione del Genoa Social Forum, diviene il responsabile dell’ufficio del Genoa Legal Forum, quale consulente tecnico per l’archiviazione e l’analisi del materiale video fotografico relativo al G8 di Genova. È responsabile del sito processig8.org. Dal 2007 produce video indipendenti, collabora con le tv nazionali ed è consulente per le produzioni cinematografiche sulla documentazione video del G8 di Genova. Nel 2010 realizza il corto "Janua", selezionato tra i finalisti di Obiettivo Liguria al 14° Genova Film Festival, nel 2011 dirige 2 documentari “Black Block” (menzione speciale alla sezione Controcampo a Venezia’68) e “La Provvista”, prodotti da Fandango. È attualmente impegnato alla lavorazione del suo prossimo documentario sulla NOTAV.